Il mo nome è Pamela e
desidero raccontare a tutti l’evento che ha cambiato la mia vita da circa due
anni.
Prima di quel momento la mia esistenza era
caratterizzata dall’alternarsi di alti e bassi, cosa che succede nella vita di
tutti, ma con il passare del tempo, i momenti difficili e con essi la tristezza
presero il sopravvento nella mia vita.
Eppure, apparentemente non mi mancava nulla:
avevo una famiglia, un bambino meraviglioso, un lavoro che amavo, ecc., ma
dentro di me c’era un gran vuoto che non riuscivo a colmare, nonostante i miei
forzi.
Realizzai anche il sogno di abitare in una
casa a due passi dal mare, ma anche questo non servì a niente ed io ero sempre
più insoddisfatta ed ero costantemente alla ricerca di quella felicità che mi
mancava.
Cominciai allora ad osservare la gente
intorno a me ed in particolare coloro i quali mi sembravano avere quella
felicità che a me mancava. Ma che delusione quando mi accorsi che anche loro
vivevano una vita simile alla mia!
Ma la mia ricerca non si fermò. Cercai il
segreto della felicità nei libri, nei film ed in altre culture, ma la mia
ricerca fu vana. Non c’era niente che mi consolasse e la cosa più triste era che
anche le canzoni di artisti famosi parlavano di felicità … e mentre Vasco Rossi
affermava in una sua canzone:“Siamo soli” io mi rassegnai all’idea che in questo
mondo siamo veramente tutti soli.
Osservavo le persone e quando vedevo
qualcuno sorridere per me era un esempio da seguire e volevo carpire il segreto
di quella persona. Però vedevo che questo sorriso si spegneva subito e che forse
neanche era vero.
La vita sembrava non avesse un senso perché
era piena di problemi, infatti io vivevo nei problemi costantemente.
L’ansia assalì la mia vita tanto che anche
il mio corpo ne risentì, infatti cominciai ad avere difficoltà nella
respirazione. La mia depressione ebbe ripercussioni anche nel rapporto con gli
altri e soprattutto nel mio matrimonio. La mia vita matrimoniale non mi
soddisfaceva più e per me era molto faticosa anche crescere mio figlio. Ed a
tutto questo si è aggiunta la perdita della persona più cara per me, colei che
mi aveva cresciuta e mia ha dato tanto affetto. Tutto attorno a me era diventato
buio ed io non sapevo che poteva aiutarmi, perché secondo me tutti avevano
dentro sé questa insoddisfazione.
Ma un giorno una mia amica mi parlò di Gesù.
L’argomento mi sorprese molto e soprattutto il modo con il quale me ne parlava.
Avevo sentito parlare del Signore durante qualche messa o nell’ora di religione,
ma mi era stato sempre presentato come un Dio seduto sul suo trono in cielo e
quindi molto lontano da noi. La mia amica invece mi parlava di Gesù come di un
amico che ancora oggi, dopo duemila anni, si manifestava in chiunque lo cercava
con tutto il cuore.
Lei parlava con il Signore, ascoltava
canzoni cristiane, leggeva la Bibbia, andava in Chiesa e parlava a tutti della
Sua esperienza e mi suggeriva di avvicinarmi a Lui, perché solo il Signore
avrebbe potuto colmare quel vuoto, perché quel vuoto era a forma di Dio. Vedevo
la mia amica così diversa dal resto del mondo che pensavo fosse un po’ svitata,
ma nello stesso tempo le sue parole facevano pervenire al mio cuore un po’ di
speranza, anche se la mia vita, nel frattempo, si complicava sempre di più.
Una domenica mattina, mi invitò a
partecipare ad un incontro di preghiera, nella Chiesa che lei frequenta e,
nonostante la mia titubanza, alla fine cedetti ed andai.
Appena entrai in quella piccola stanza
sentii la presenza del Signore in una maniera così forte che cominciai a
piangere ininterrottamente dall’inizio dell’incontro fino alla fine e non sapevo
perché piangevo ed ho sentito la voce del Signore che diceva: “Apri il tuo cuore
ed io entrerò da te”. Io pensavo: “Signore, stai parlando proprio a me? Se è
così dimmi come si fa, perché io il cuore non lo so aprire, fallo tu.” Quando
corsi nel bagno ad asciugarmi gli occhi e, con mia grande meraviglia, riflessi
nello specchio di quel bagno vedevo i miei occhi trasformati e non solo non
erano gonfi, benché avessi pianto per circa due ore di fila, ma sembravano non
più i miei occhi, che negli ultimi anni avevano l’espressione di una donna
anziana, ma erano occhi di bambina.
Da quel momento la mia vita cambiò, perché
tutto quello di cui avevo bisogno era Lui.
Nei giorni successivi la mia ansia sparì, il
mio respiro tornò ad essere normale e nel mio cuore cominciò a regnare una pace
mai provata prima. Inoltre anche mio marito, nel frattempo, sente parlare del
Signore da un collega di lavoro ed anche lui si avvicina a Gesù.
Ma non finisce qui.
Dall’età di tredici anni avevo una forte e
fastidiosissima pesantezza alle gambe con la quale orami ero abituata
a convivere, ma un giorno mentre pranzavamo mio marito mi guarda e mi dice: “Ma
ti sei accorta che respiri bene e non hai più l’ansia?”. Io non me ne ero
accorta ma in quel momento realizzai che le mie gambe erano guarite senza che
neanche glielo chiedessi. Le sentivo leggere come nuvole.
Ho iniziato così il mio cammino con Gesù,
abbandonandomi fiduciosamente nelle Sue mani ed il Signore non solo ha colmato
il vuoto dentro me, ma ha rimosso dal mio cuore tante paure, parlandomi con un
verso della Bibbia: “La paura degli uomini è una trappola, ma chi confida nel
Signore è al sicuro”.
Gesù ha salvato la mia vita dalla fossa e
per questo oggi posso testimoniare, non una favola, ma una realtà meravigliosa.
Il Signore si è manifestato nella mia vita e vuole manifestarsi nella vita di
chiunque lo cerca perché Lui dice: “Se mi cercherete con tutto il cuore, voi mi
troverete”. Gloria a Dio.
Pamela Bruno