13 Febbraio 2011
Riportiamo questa notizia che ci sembra buona. Speriamo che altri
Sindaci seguano l’esempio!
Un
solo appunto: il comandamento citato non è il secondo, ma il terzo! VEDI
la nostra nota in fondo all'articolo con il testo integrale dei dieci
comandamenti.
(Red. ACADV )
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A Brignano si bestemmia troppo: sindaco mette divieto
Non essendo
stato rispettato il secondo comandamento, “Non nominare il nome di Dio
invano”, il comune di Brignano Gera d’Adda, piccolo centro della Bassa
Bergamasca, ha posto il divieto di bestemmiare in municipio e in tutte le
attività commerciali e imprenditoriali, pubbliche e private.
Dopo la segnalazione di don Marco Bosio
che si era più volte lamentato di alcuni episodi di maleducazione in
oratorio, il Consiglio comunale è intervenuto con un ordine del giorno
presentato dalla maggioranza (Lega Nord). Il documento condanna dunque
”ogni atteggiamento ed ogni comportamento delle persone di tutte le
religioni, le etnie e le provenienze che bestemmiano Dio, quale esso sia”.
«Con questo documento – ha commentato il
sindaco Valerio Moro – abbiamo voluto esprimere la nostra solidarietà a don
Marco. Viviamo in un paese cattolico e vogliamo che all’interno di posti di
culto o di ricreazione venga mantenuto un certo decoro».
Non essendo un’ordinanza, non sono
previste sanzioni per coloro i quali non rispetteranno ildivieto però,
sarebbe cosa giusta far intervenire il buon senso salvaguardare il decoro
civico evitando così di imprecare, specie in pubblico.
La bestemmia ingiuriosa e triviale, in
quanto offensiva del sentimento religioso dei rispettivi fedeli, è punita
nelle legislazioni penali vigenti in molti paesi sia teocratici che laici.
In questi ultimi, i termini della
legge sono stati estesi per tener conto delle sensibilità religiose delle
popolazioni immigrate da altre nazioni. In alcuni paesi come il Regno Unito,
la bestemmia non è un crimine. In Inghilterra e in Galles, ad esempio, i
reati di blasfemia sono stati aboliti nel 2008.
Palma Maria Roberta Frascella
(da IL quotidiano italiano. Domenica 13 feb 2011)
NOTA: Nel testo integrale
dei dieci comandamenti - libro dell'ESODO, capitolo 20 è scritto così (in
MAIUSCOLO l'indicazione nostra della corretta divisione):
Esodo 20:1 Allora Dio
pronunziò tutte queste parole:
INTRODUZIONE:
Esodo 20:2 «Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese
d'Egitto, dalla casa di schiavitù.
PRIMO COMANDAMENTO:
Esodo 20:3 Non avere altri dèi oltre a me.
SECONDO COMANDAMENTO:
Esodo 20:4 Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù
nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.
Esodo 20:5 Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il
SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui
figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano,
Esodo 20:6 e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi
amano e osservano i miei comandamenti.
TERZO COMANDAMENTO:
Esodo 20:7 Non pronunciare il nome del SIGNORE, Dio tuo, invano; perché il
SIGNORE non riterrà innocente chi pronuncia il suo nome invano.
QUARTO COMANDAMENTO:
Esodo 20:8 Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo.
Esodo 20:9 Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro,
Esodo 20:10 ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo;
non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua
figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo
straniero che abita nella tua città;
Esodo 20:11 poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli, la terra, il mare
e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il SIGNORE
ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato.
QUINTO COMANDAMENTO:
Esodo 20:12 Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano
prolungati sulla terra che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà.
SESTO COMANDAMENTO:
Esodo 20:13 Non uccidere.
SETTIMO COMANDAMENTO:
Esodo 20:14 Non commettere adulterio.
OTTAVO COMANDAMENTO:
Esodo 20:15 Non rubare.
NONO COMANDAMENTO:
Esodo 20:16 Non attestare il falso contro il tuo prossimo.
DECIMO COMANDAMENTO:
Esodo 20:17 Non desiderare la casa del tuo prossimo; non desiderare la
moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né
il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo».
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