Ecco alcune testimonianze fatte in diretta su radio Ondaverde
Voglio raccontare qualcosa riguardante la mia ricerca della verità, la mia ricerca di Dio.
Io sono nato e cresciuto in una famiglia cristiana che aveva la Bibbia come riferimento e questo mi ha portato a conoscere il contenuto dei Vangeli, le storie che tutti noi più o meno conosciamo, vivendo in Italia, paese cristiano, dove quasi tutti sanno un po’ di Gesù e delle storie delle Bibbia. Ma questo a me non bastava a darmi la certezza che Dio esistesse davvero e che fosse raggiungibile da me personalmente.
A 16 anni cercai disperatamente Dio, e forse come fanno molti ragazzi, un giorno mi chiusi nella mia camera e cominciai a pregare, perché ero molto confuso e sapevo che nel mondo molti dicono di conoscere Dio a modo loro ed io desideravo conoscere quale fosse la verità. Così ho chiesto a Lui di rispondermi ed ho pregato più o meno così: “Dio, se Tu ci sei rivelati” e mi ricordo che questa mia richiesta fu apparentemente sincera, perché accompagnata anche dal pianto: passarono dei giorni e dei mesi,ma non ebbi una risposta chiara e così la mia vita andò avanti ed io rimasi con tanti dubbi intorno a Dio, alla verità, alle religioni, a quale fosse quella vera e quella giusta o quale fosse il modo giusto di credere.
Nel frattempo la mia vita andò avanti, mi sposai presto, ebbi due bambine, (adesso sono due ragazze), un matrimonio felice e non pensai più tanto a quella ricerca. Però sempre di più si faceva un buio nella mia vita, fino a quando dopo molto tempo, quando avevo circa 30 anni lessi un libro di un cristiano che riuscì a fare quello che nessuno aveva fatto fino a quel momento: riuscì a convincermi che la Bibbia fosse attendibile e vera e così le argomentazioni e l’esperienza dell’autore di questo libro servirono a rompere delle barriere di incredulità e diffidenza nella mia mente.
Mi convinsi che Gesù era veramente esistito, era veramente morto e veramente risorto e che la Bibbia diceva la verità intorno a Dio. Ma questo mi creò un problema, perché sapevo che se la Bibbia era vera e Gesù era veramente vissuto e davvero aveva detto e chiesto a tutti ciò che è scritto nei Vangeli, io era nei guai, perché fino a quel momento l’avevo tenuto lontano dalla mia vita, fuori dalle mie azioni, dai miei pensieri e soprattutto non avevo vissuto la vita che Gesù desiderava per me . Passarono dei mesi (era Gennaio 1995 quando lessi quel libro) ed io finii per non pensarci più di nuovo, ma un giorno, nel mese di maggio dello stesso anno, avvenne qualcosa di molto particolare: mi trovavo nel mio negozio quando sentii come un rumore alle mie spalle ed una voce che mi diceva qualcosa di molto personale. Persi le forze fisiche, penso per timore, ma riconobbi quella voce come la voce di Gesù e da quel momento non ebbi più pace, fino a quando pochi giorni dopo fui costretto ad inginocchiarmi davanti a Lui, a chiedergli perdono perché lo avevo tenuto fuori dalla mia vita, a chiedergli disperatamente di salvarmi perché mi era venuta l’ansia per la mia anima ed ero veramente preoccupato per il mio futuro eterno.
In passato non mi avevano mai fatto paura i discorsi sull’inferno oppure i giudizi di Dio, anzi deridevo molto spesso quelli che facevano questi discorsi, ma in quel momento qualcosa era successo nel mio cuore e ricordo che dopo aver fatto una semplicissima preghiera scese dentro di me una grande pace, un grande amore e mi accorsi nei giorni successivi di essere cambiato.
Sentivo un grande amore nel mio cuore per i miei cari, per le persone attorno a me, mi sentivo più sensibile e soprattutto mi venne un grande amore per la Bibbia ed inoltre scoprii che riuscivo a parlare con Gesù ogni giorno, e questo produsse in me un cambiamento sempre più evidente man mano che passavano le settimane ed i mesi.
Tante cose sono successe da quando ho accettato Gesù come mio personale Salvatore e non c’è ora il tempo di raccontare molte cose.
Ho deciso innanzi tutto di farlo diventare il mio Maestro, perché un discepolo segue il maestro, le sue parole, i suoi insegnamenti e cerca di metterli in pratica.
Ora mi si chiede spesso: “Di che religione sei?”.
Io mi sento di dire che sono soltanto un discepolo di Gesù, ed infatti quello che conta non è la religione ma la certezza di essere salvato per l’eternità e perdonato dei propri peccati.
Io ho trovato tante risposte nella Parola di Dio – la Bibbia – ed ho capito che non è religione che salva e non è l’appartenenza ad una Chiesa che da quella certezza profonda di essere in pace ed in comunione con Dio per l’eternità.
Un giorno Gesù si trovò davanti a Pilato per essere giudicato e disse: “Io sono qui per testimoniare della verità”. Pilato replicò: “Cos’è verità?” e subito andò via senza ascoltare la risposta.
Ma c’era un discepolo di Gesù, di nome Tommaso, conosciuto come una persona piuttosto incredula, la cui incredulità era diversa rispetto a quella di Pilato.
Tommaso aveva dei dubbi, ma, al contrario di Pilato, voleva risolverli e per risolverli era disposto ad ascoltare. Egli un giorno chiese a Gesù: “Signore, come possiamo sapere la Via?”… ed aspettò la risposta. Gesù gli disse: Io sono la Via, la Verità e la Vita”.
E’ importante aspettare le risposte di Gesù. La cosa più importante per me adesso è la certezza di conoscere la Verità, non perché abbia aderito ad una religione o ad una Chiesa, ma perché mi preoccupo giorno dopo giorno di aspettare le sue risposte ai miei “perchè”, mi preoccupo di seguire il mio Signore, il mio Maestro, il mio Salvatore Gesù. Colui che è, Egli stesso, la Via da seguire per trovare la verità, la Verità da credere per avere vita e la Vita da ricevere per essere salvati.
La Bibbia dice che: “In Lui (cioè in Gesù) sono nascosti i tesori della sapienza e della conoscenza”. Molte volte la religione porta morte e distruzione, e spesso i religiosi sono dei fondamentalisti che producono intorno a loro morte invece di portare pace e vita, ma io so che se tu incontri Gesù, come io l’ho incontrato, sarai riempito del suo amore e porterai vita sul tuo cammino, perché Egli è il Principe della vita e questa vita la sta trasmettendo giorno dopo giorno a me ed intorno a me ed io ora posso condividere con te, per grazia, qualcosa della mia esperienza con Gesù, il mio Maestro.
La pace e la salvezza di Gesù possa scendere nel tuo cuore e farti diventare suo discepolo.
Giusy.
Io vengo da una famiglia cattolica e quando avevo 17 anni ho iniziato ad ascoltare una radio di Messina, la mia città, ed ascoltando questa radio ho sentito una trasmissione dove parlavano di Gesù in un modo nuovo, come io non avevo mai sentito prima: parlavano di un Gesù vivente. In quel periodo frequentavo un istituto di suore e mi facevo tante domande su Gesù ma non lo avevo mai trovato ed ascoltando questa radio sentivo parlare queste persone di Lui in modo così speciale che ho voluto conoscerle e veramente in Signore si è rivelato nella mia vita in quel momento.
All’epoca ero una ragazzina e magari non capivo tante cose però il Signore aveva messo quel desiderio di Lui dentro il mio cuore.
A 18 anni ho perso i miei genitori ed ho avuto molte difficoltà. Poi mi sono sposata, ho avuto due bambine e conducevo la mia vita, accompagnata però sempre da un vuoto perché non avevo risposto pienamente alla chiamata di Gesù. Il 1992 è stato un anno difficile perché ero depressa, insoddisfatta anche se avevo due bambine meravigliose, un marito che mi amava, una casa ed un lavoro e non avevo grossi problemi, però dentro di me si facevano strada ansia e depressione e allora mi sono ricordata del Signore ed ho gridato a Lui in quel momento difficile e gli ho chiesto perdono per aver vissuto i precedenti anni della mia vita lontano da Lui ed il Signore ha ascoltato la mia voce, ha salvato la mia anima dalla perdizione eterna ed ha guarito la mia vita liberandomi dalla depressione e dalla mia ansia.
Io non avevo grossi peccati da farmi perdonare però avevo pensieri cattivi, sentimenti non buoni e rispecchiandomi nella Bibbia che è la Sua parola vedevo che io ero lontana da Lui ed io oggi sono felice perché Lui cammina con me ed è l’Iddio vivente.
Con Lui ho fatto molte esperienze che potrei raccontare, per esempio nel ’93 sono stata molto male a causa di una grave allergia alimentare, non potevo mangiare i cibi normali, così una mattina mi sono inginocchiata ed ho gridato a Gesù e piangevo, allora ho sentito nella mia camera da letto una presenza molto bella ed ho sentito una voce che mi diceva: “Perché piangi, alzati e cammina, Io sono l’Iddio vivente” e sono stata guarita.
La Sua parola ha cambiato in quel momento il mio stato spirituale e devo dire che il Signore è stato mio padre, mia madre, l’amico sempre al mio fianco al quale mi sono sempre rivolta, quell’amico che mi ha guarita fisicamente e spiritualmente ed oggi posso testimoniare questo a tutti voi.
Il Signore è vivente, non è un idolo, non è un pezzo di legno, non è una statua ma Colui che ha creato il cielo, la terra ed ogni creatura.
Gesù vuole che andiamo a Lui per salvarci dalla perdizione eterna, perché domani la vita non finirà qui: ci sarà un inferno in compagnia di satana o la vita eterna con il Signore e fin da adesso dobbiamo scegliere Lui che è il Principe della Pace.
Questo mondo non dà pace o la dà per un attimo e poi si ritorna ai propri pensieri, alle proprie sofferenze, ma Lui è veramente quel buon samaritano che scende dalla Sua cavalcatura e viene a noi incontro con quell’olio e con quel vino per lenire le nostre lividure, le nostre ferite. Voglio concludere leggendo una parola del profeta Isaia, che ha parlato al mio cuore e spero possa parlare anche a voi: “Ma ora così parla il Signore il tuo creatore Giacobbe, Colui che ti ha formato Israele, non temere perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome e tu sei mio, quando dovrai attraversare le acque io sarò con te, quando attraverserai i fiumi non ti sommergeranno, quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà, perché Io sono il Signore il tuo Dio, il Santo d’Israele, il tuo Salvatore”. Pace a tutti.
Tonino
Quello che ho fatto sempre nella mia vita è barcollare nel peccato, fino a quando il Signore è entrato nella mia vita in una maniera meravigliosa.
La mia vita era nelle mani della droga, del peccato e quindi del dolore ed il mio cuore era sempre insoddisfatto e tutto andava a rotoli.
Voglio ringraziare il Signore per la grazia che ha avuto nella mia vita, cambiandomi totalmente e perdonando i miei peccati. Ha trasformato la mia angoscia in gioia, donandomi la sua gioia.
Non ho parole per descrivere quello che sento perché la mia vita è stata trasformata.
Prima cercavo soddisfazione nel denaro, nella droga e nelle donne, tutte cose che portano un appagamento solo momentaneo. Per cercare questa breve soddisfazione ricordo che con i miei amici, prima di andare in discoteca, ci preparavano cercando droga, alcool e donne con le quali fare le cose più brutte, ma il giorno dopo quel vuoto che avevo dentro era più grande di prima ed era come se avendo sete avessi bevuto dell’acqua salata. Infatti, il peccato che sembra appagare momentaneamente lascia poi un vuoto ancora più grande che ti spinge a peccare ancora e di più. Infatti, noi, sera dopo sera dovevano continuare ad uscire, a drogarci e commettere qualsiasi azione peccaminosa.
Prima andavo sempre in giro alla ricerca di pace senza mai trovarla, quella pace che oggi ho in qualsiasi circostanza.
Inoltre sono stato anche campione nazionale di motocross e riuscivo ad ottenere ottimi risultati con la mia perseveranza e con il forte desiderio di raggiungere i risultati che mi ero prefissi. Ed è con una tenacia maggiore che oggi voglio usare questa caparbietà affinché io possa conoscere il mio Gesù sempre di più.
Se si usa questa perseveranza per ciò che è buono, alla fine si ha un appagamento, ma il resto lascerà soltanto un ulteriore vuoto da appagare.
Oggi frequento una Chiesa di Pizzo il cui pastore è Marco Ielo, dove cantiamo lodi al Signore e dove raccontiamo ciò che il Signore fa ogni giorno nella nostra vita.
Se qualcuno dovesse avere dei problemi di qualsiasi natura: economici, sentimentali, di dipendenza, di angoscia sappiate che il Signore è dalla vostra parte ed è pronto a perdonare ogni fallo e trasformare i vostri cuori come ha fatto con me, liberandovi dalla tentazione, dell’angoscia e dal peccato, affinché possiate avere quella gioia che oggi io ho.
So che ci sono persone che stanno vivendo in quell’inganno in cui io vivevo e per questo vi invito ad andare al Signore affinché possiate gioire anche godendo una semplice giornata di sole.
L’ultima esortazione che voglio fare a voi amici è quella di ravvedervi dalla malvagità che non porta a niente di buono e la mia preghiera è che il Signore possa illuminare i vostri cuori, cosa che solo Lui può fare, convincendovi di peccato. Il peccato porta la paura nella vita dell’uomo ma Lui può trasformare la paura in gioia ed esultanza. A Dio sia la gloria.
Fabio
Ero un tipo molto nervoso, mi arrabbiavo facilmente ed ero sempre in preda all’ira, fin da quando mi svegliavo. Ce l’avevo con tutti ed a casa ogni scusa era buona per arrabbiarmi e cercavo qualsiasi motivo per prendermela con il primo che mi capitava a tiro e mia madre è stata quella che ha subìto di più. Inoltre, bestemmiavo, ero vendicativo ed anche se non sembrava ero molto cattivo. Vivevo la mia vita in preda ad ogni sorta di passione ed a cose che non devono farsi: fumavo, bevevo, usavo ogni tipo di droghe e queste cose mi portavano ad avere una pessima personalità, condizionata dall’uso quotidiano di queste sostanze, dalle quali ormai ero dipendente da anni. L’unica cosa che sapevo fare era quella e niente riusciva a cambiare questa situazione. Arrivai a bere una bottiglia di whisky a sera ed in preda agli effetti dell’alcool e della droga ho rischiato la vita più di una volta.
Una sera sotto l’effetto della droga ebbi delle allucinazioni e credetti di aver trovato il significato della vita che per me era tutto nascosto in una mela e così mordendo questo frutto cominciai a correre su di una strada dove passavano le macchine sfrecciando e grazie a Dio un mio amico è venuto a prendermi, altrimenti sarei morto sotto qualche macchina. Vivevo i miei rapporti in modo sbagliato e facevo cose che non meritano neanche di essere raccontate ed a tutto questo si aggiunse un periodo nel quale mi trovai particolarmente solo e tutte le cose che facevo e tutte le amicizie che avevo non mi davano più alcuno stimolo e nessuna voglia di andare avanti e capii che tutte le cose che caratterizzavano la mia vita non potevano aiutarmi.
In questo stato di solitudine e tristezza gridai al Signore dicendogli: “Signore se Tu ci sei aiutami, fai qualcosa Tu”, perché capii che tutto ciò che avevo fatto fino a quel momento era sbagliato e riconobbi di aver bisogno della Sua guida, in questa vita che per me non aveva più senso. Ed un giorno mentre ascoltavo la radio mi sintonizzai su una stazione dove un predicatore parlava dell’amore di Dio. Questo argomento mi colpì molto perché parlava di un amore che non avevo mai considerato, un amore senza nessuno scopo, un amore pronto a dare, anche senza ricevere nulla in cambio.
Allora il Signore mi fece capire che anche il mio modo di amare era sbagliato.
Compresi così che l’amore si dona senza chiedere e questo amore particolare mi ha colpito e queste parole sono penetrate nel mio cuore, generando in me una sete che mi portò alla ricerca di questo amore. Cominciai così a frequentare le chiese e seguire le tante tradizioni che mi erano state inculcate fin da bambino. Ma tutto ciò mi lasciava insoddisfatto. Eppure la mia sete di verità era tanta che seguivo tutti i consigli che mi venivano proposti, come per esempio digiunare. Ed io seguivo alla lettera quei consigli tanto che arrivai a perdere 15 Kg in poco più di un mese.
La mia ricerca era seria, ma benché tutti mi dicessero di continuare a cercare, io non sapevo né come né dove continuare, visto che nessuno sapevo darmi quelle risposte che io cercavo.
Ma ogni volta che mi imbattevo nella Parola di Dio mi sentivo come un assetato che riceveva acqua e mi chiedevo come questa Parola riuscisse a ristorarmi ed a rincuorarmi ed avevo un effetto così benefico nella mia vita che volevo riceverla nel mio cuore del continuo e non solo quando ero a contatto con coloro che la predicavano.
Un giorno assistetti ad una rappresentazione di Gesù morto alla croce ed a tale vista io mi sentii come morire perché compresi che Gesù era morto per me alla croce per i miei peccati e per questo sentii la necessità di chiedere perdono per i miei sbagli. Il mio cuore cominciò a battere forte, tanto che mi sembrava uscisse dal mio petto. Quella sera ho realizzato di avere un cuore e mi meravigliavo perché sentivo come qualcuno che trapiantava un cuore di carne al posto di uno di pietra e con quel nuovo cuore ho continuato la mia ricerca per acquisire una conoscenza maggiore di questo Signore che aveva pagato per me. Ma non volevo fermarmi alla sola consapevolezza che il Signore era morto per me, perché sentivo forte il peso dei miei peccati e sentivo che c’era di più che dovevo sapere, ma non sapevo dove cercarlo e continuai a chiedere chiarimenti a coloro che credevo ne sapessero più di me. Così mi fu consigliato di aspettare il giorno in cui si sarebbe celebrata la festa della Pentecoste, durante la quale Gesù sarebbe tornato ed io avrei potuto riappacificarmi con Lui. Questo giorno arrivò ma l’unica cosa che successe fu che uomini religiosi si limitarono ad innalzare una statuetta per rappresentare che la risurrezione era avvenuta. Io rimasi deluso nel vedere che tutto si limitava ad una rappresentazione, perché comprendevo che non potevo essere giustificato da una statuetta. E così la mia sete di verità crebbe ancora di più ed i consigli che ricevevo erano tanti come ad esempio mandarmi in vari monasteri o in convento ma questa idea a me non dava pace, perché io ero assetato solo della Parola di Dio.
Ed un giorno in piazza c’erano delle persone che regalavano Nuovi Testamenti a chiunque. Ne prese uno un mio amico e me lo diede. Qualche sera dopo ero davvero triste e chiesi un segno al Signore perché non ce la facevo più e quel segno non tardò ad arrivare. Aprii quel Nuovo Testamento che mi aveva regalato il mio amico e lessi nel Vangelo di Luca dove trovai le parole più belle della mia vita. Era Gesù che parlava, Colui che era venuto sulla terra per caricarsi dei nostri peccati. Anche Lui si trovò solo e triste e per questo sentivo che poteva comprendere la mia solitudine e tristezza. Le parole che sentivo nel mio cuore dicevano che Egli era venuto a pagare per me il riscatto, ma la cosa più bella è che era risorto.
Ricevetti inoltre un altro segno. Trovai un opuscolo attaccato ad una macchina che si intitolava “Ma cosa vuole Dio” dietro al quale c’era un numero di telefono che io composi e chiesi alla persona che mi rispose un incontro. Quando ci incontrammo anche questa persona mi raccontò la Sua meravigliosa esperienza con il Signore e mi invitò a conoscere altre persone che avevano avuto la nostra stessa esperienza. Con loro cominciai a condividere le meraviglie che il Signore aveva fatto in me: non fumavo più, non mi drogavo più, non dicevo più parolacce e loro mi spiegarono che tutto ciò era il frutto di una nuova vita in Cristo, frutto che avevano sperimentato anche loro.
Per me quel giorno è stato tutto nuovo ed è entrata in me una nuova gioia di vivere.
Da quel giorno mi emoziono per ogni cosa: vedo un panorama o un tramonto e do subito gloria a Dio perché riconosco la mano sua creatrice. Da quel giorno ho ricevuto il perdono dei peccati, grazie ad una semplice preghiera di pentimento fatta con il cuore. Egli ha gettato i miei peccati in fondo al mare e la mia vita continua con Cristo e non smetterò mai di ringraziarlo per ciò che ha fatto per me.
Ma questa esperienza può farla chiunque ed il fatto che non sono un caso isolato mi da gioia.
Ancora oggi Lui è pronto a perdonare, a consolare ed a farsi conoscere da chiunque lo cerca, per questo anche tu cerca il Signore OGGI, non aspettare domani. Puoi incontrarlo in questo momento stesso senza recitare preghiere a memoria ma chiedendogli con il cuore semplicemente: “Gesù salvami, aiutami, tirami fuori dal pantano in cui trovo” ed accompagna le tue preghiere dalla lettura della Sua Parola dove troverai tutte le risposte che cerchi.
Il Signore sia lodato.
Carmelo
Vengo dalla Sicilia ma è da dieci anni che lavoro a Vibo Valentia come finanziere.
Il mio hobby è sempre stato gareggiare con la moto, passione che mi ha sempre fatto stare bene, soprattutto perché non essendo nel mio paese mi dava la possibilità di stare insieme ad altre persone con le quali passare il mio tempo libero quando non ero a lavoro.
Ma con il passare degli anni mi resi conto che stavo spendendo troppo tempo dietro questa passione e non pensavo a quelle relazioni che ad una certa età le persone cercano.
Infatti l’idea di avere una famiglia per me era lontana, perché uscire con la moto mi rubava molto tempo e in un certo senso era diventata una schiavitù che mi teneva legato perché non riuscivo a staccarmi da questo hobby e gli unici rapporti che riuscivo ad avere erano in relazione ad esso.
A lungo andare questa situazione cominciò a pesarmi e così cominciai a cercare un’alternativa, ma non riuscii a trovare niente che mi appagasse veramente.
Ogni anno mi riproponevo di completare la stagione di gare e poi vendere tutto ma non era così, perché l’anno dopo ricompravo una nuova moto e ricominciavo come sempre e così scorrevano i miei anni.
Ma un giorno mi invitarono a conoscere il Signore, dicendomi che la mia vita poteva cambiare perché Egli è vivente e può cambiare la vita di chiunque vuole conoscerlo.
All’inizio ero un po’ scettico perché non riuscivo a comprendere tutto questo, ma accettai l’invito.
Durante questo incontro di preghiera si leggeva la Parola del Signore (la Bibbia) e mentre tutto questo avveniva emergeva la paura nascosta nel mio cuore di non avere un punto di riferimento in questo mondo dove tutto cambia velocemente.
Quel punto di riferimento stabile lo trovai nel Signore e nella Sua Parola e questo cambiò la mia vita e Gesù riuscì a sostituire con il Suo amore la mia più vecchia e grande passione che né i miei genitori né i miei amici erano riusciti a togliermi.
Avevo chiesto al Signore di entrare nella mia vita e da quel momento l’ho messo al primo posto.
Crebbe anche il desidero di avere una famiglia nonostante avessi paura di scegliere una moglie perché sapevo che sposandomi sarei rimasto per tutta la vita insieme a quella persona e con lei avrei condiviso ogni cosa, ma anche in questa occasione mi fidai del Signore e Lui tolse dal mio cuore ogni paura e mi diede una bellissima famiglia, una bellissima moglie ed una anche una bellissima figlia di nome Chiara.
Ancora oggi a me piacciono le moto ed i motori, ma non ho più quell’attaccamento eccessivo verso di essi, perché ho deciso che ogni cosa nella mia vita deve avere come punto di riferimento il Signore.
Seguendo il Signore la mia vita è cambiata e tutte le mie paure sono state mandate via dalla presenza del Signore e dalla Sua Parola ed Egli che è lo stesso ieri, oggi ed in eterno può cambiare la vita di chiunque, perché Egli è vivo e regna ed abita nel cuore di chiunque lo ha accettato.
A volte mi chiedo perché non ho fatto prima questa scelta, ma fino a quel momento nessuno me ne aveva mai parlato e per questo il mio invito si rivolge a chiunque ha deciso nella vita di cambiare qualcosa, la persona giusta che ti può aiutare è Gesù, l’unico vero amico che ti mostrerà qual è la giusta strada da seguire e toglierà dal tuo cuore ogni paura e verrà a soccorrerti ogni volta che ne avrai bisogno
Oggi io conduco una vita normale: lavoro, continuo a vivere nella tranquillità della mia famiglia ed a vivere secondo i giusti sentimenti e non secondo l’egoismo che avevo prima, ma attraverso quell’esempio di amore che ha avuto il Signore verso di noi, donando se stesso per noi.
Ho imparato che l’amore è dare senza chiedere nulla in cambio e voglio ringraziare il Signore per esser entrato nella mia vita perché oggi so che senza di Lui non potrei fare niente.
Maja
Mi sono sempre definita una ragazza religiosa: andavo in Chiesa, facevo le mie “preghiere” la mattina e la sera, non sopportavo le bestemmie e cercavo, di non fare del male a nessuno. Immaginavo Dio come Colui che poteva aiutarmi nelle difficoltà, infatti nei momenti più bui mi rivolgevo a Lui chiedendogli aiuto. Ma Lui voleva fare qualcosa di più che aiutarmi, voleva SALVARMI. Ma io non capivo questo, anche perché non sapevo neanche cosa fosse la “SALVEZZA”, anche perché nessuno me ne aveva mai parlato.
Avevo 23 anni quando la mia vita all’improvviso cambiò in una maniera meravigliosa.
Prima di quel momento vivevo un po’ come vivono tutte le ventenni, tra alti e bassi, anche se a dire la verità i momenti di tristezza erano maggiori di quelli di gioia e non comprendevo perché. La cosa che mi faceva più soffrire era il rapporto con i miei genitori caratterizzato da continue incomprensioni, nonostante tra loro e me c’è sempre stato un grande amore, ma purtroppo, ci siamo sempre capiti a fatica e per questo qualsiasi cosa io facevo a loro non andava mai bene, qualsiasi amicizia io avevo a loro non piaceva e quando è arrivato l’amore nella mia vita i problemi con loro sono aumentati perché anche in questa occasione non approvavano la mia scelta e questa situazione mi faceva tanto soffrire.
Un giorno incontrai un mio ex compagno di classe che non vedevo da tanto tempo e così ci siamo raccontati le ultime vicende della nostra vita e lui, vendendomi triste mi disse: “Maja, tu sai che io non credo in Dio, però nel paese dove io abito c’è un prete che aiuta tanti giovani, se vuoi ti posso accompagnare da Lui”. Io accettai ed incontrai quest’uomo, parlai un po’ con lui e mi disse che entro un mese i miei problemi si sarebbero risolti, poi pregò per me ed io me ne andai. In quel momento mi sentivo meglio, ma passarono solo poche ore e l’angoscia si fece nuovamente sentire nel mio cuore.
A distanza di poco tempo una mia zia mi invitò ad andare con lei alla Madonna dello Scoglio ed io andai anche lì. Il risultato fu la stessa identica sensazione: un benessere solo momentaneo e poi di nuovo la tristezza.
Ma Dio vide che la mia fame di Lui cresceva e così non ha tardato a farsi incontrare.
Decisi di iscrivermi ad un corso per estetista e questo corso era frequentato da circa quindici ragazze, ma tra loro ce n’era una diversa dalle altre. Il lei vedevo qualcosa di speciale ma non sapevo cosa fosse ed io mi fidavo di lei, anche se non la conoscessi che da pochi giorni. Così una mattina questa ragazza di nome Ewa, notò la mia tristezza e con molta dolcezza si accostò a me ed io mi aprii con lei e le confidai i segreti del mio cuore. Ewa mi ascoltò e poi mi raccontò che anche la sua vita non era stata affatto facile, fino a quando non incontrò un amico speciale: GESU’.
La sua testimonianza fu toccante ed avrei voluto tanto crederle, ma in quel momento mi accorsi e confessai che, nonostante la mia religiosità, io non avevo la certezza dell’esistenza di Dio, mi sforzavo a credere e volevo che Dio fosse reale ma temevo che fosse solo un’illusione, perché non lo avevo mai né visto né sentito e la testimonianza della mia amica, benché meravigliosa, era la sua esperienza e non la mia.
Cominciai così a coltivare questa amicizia e quando ci incontravamo pregavamo insieme ed un giorno mi invitò ad andare nella Chiesa Evangelica che lei frequentava.
Quando entrai rimasi un po’ sbalordita perché le persone che si trovavano in quel locale stavano pregando, ma non erano le preghiere recitate a memoria alle quali io ero abituata. Loro lodavano Dio e parlavano con Lui, senza sterili rituali, ma spontaneità ed amore, proprio come se fosse lì presente. Ed effettivamente Dio era lì, anche se io appena entrata ancora non lo sapevo.
Ewa mi disse di pregare, ma io mi accorsi di non saperlo fare e lei mi disse di parlare con lui e di chiedergli ciò che il mio cuore desiderava e lui mi avrebbe risposto. Non avevo altri desideri in quel momento che di conoscerlo e così feci questa semplice preghiera: “Gesù se tu ci sei veramente manifestati nella mia vita, non mi interessano i miei desideri o i miei problemi, perché se Tu ci sei e ti manifesti nel mio cuore so che a tutto il resto provvederai Tu” e senza saperlo, con questa preghiera avevo citato un verso della Bibbia (che non avevo mai letto) che dice: Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia e tutte le altre cose vi saranno sopraggiunte”.
E Dio non si fece attendere oltre e si manifestò. Se dovessi descrivere a parole come lo fece, non saprei proprio come farlo, ma ci fu un terremoto forte del mio cuore, dovuto alla presenza del Signore e non a qualche emozione momentanea come era successo nei luoghi sopra descritti.
Dio quel giorno entrò nella mia vita e compì subito il Suo primo miracolo in me: tolse la paura di morire. Più che paura era terrore dovuto al fatto che non sapevo dove sarei andata dopo la morte, ma Dio mi ha dato certezza della vita eterna. E questo fu il primo di una lunga serie di miracoli, anzi posso dire che tutta la mia vita è un miracolo e per questo voglio ringraziarlo tutti i giorni della mia vita.
Natale
Voglio testimoniare un grande sconvolgimento della mia vita, dovuto ad un’esperienza che ho fatto personalmente e che ha a che fare con il Signore.
Avevo sentito da altre persone parlare di Gesù, ma io non sapevo niente di Lui e forse non ero neanche certo della Sua esistenza, fino a quando un giorno si è presentato Lui a me.
Quello che io cercavo prima di quel momento erano dei veri amici, ai quali trasmettere la mia amicizia ed il mio affetto, ma ho sempre avuto un riscontro negativo, ma quando si è fatto avanti il Signore nella mia vita ho trovato davvero l’amico fedele che mi consiglia e non mi tradisce mai.
Ed ecco come l’ho conosciuto.
Mia mamma è una cristiana evangelica e tante volte mi aveva invitato a degli incontri di preghiera ed io ogni tanto ci andavo, ma le cose belle di questo mondo mi attraevano così tanto, che non avevo mai preso sul serie l’argomento fede, anche perché i miei interessi erano altri, infatti facevo uso di tutti i tipi di droga, di alcool, facevo sesso sfrenato e rubavo i soldi a mia madre per mantenermi tutti questi vizi.
Un giorno mia madre aveva organizzato una riunione di preghiera a casa sua ed io dovevo andare a ballare, ma decisi di non andare per assistere a queste preghiere e mentre pregavo mi apparve il Signore. Sbalordito, aprii allora i miei occhi e vidi Gesù nella cucina di mia mamma e con un sorriso disse: “Natale, la tua vita e la tua anima mi appartengono. Da oggi muore il vecchio Natale e rinasce un nuovo Natale”. Da quel momento non sono più riuscito a separarmi da Lui, perché avevo trovato quell’amico che avevo cercato per tanto tempo e Lui fino ad ora non mi ha mai deluso.
Ma la cosa più bella è successa quando, nella notte stessa, il Signore parlò alla mia fidanzata Barbara, di quello che a me era successo.
La mattina seguente non vedevo l’ora di raccontarle tutto, anche se non sapevo come dirglielo, perché temevo che mi prendesse per pazzo, ma quando ci siamo visti lei mi disse: “Cosa vuoi dirmi? Io so già tutto”. Io rimasi sbalordito perché lei non poteva sapere nulla, perché non ci eravamo sentiti la sera prima, ma lei continuando disse: “Stanotte ho sognato che tu mi dicevi che avevi visto il Signore e mentre lo dicevi c’era una grande luce dietro le tue spalle”.
Così è iniziato il nostro cammino con il Signore.
Oggi Barbara è mia moglie e chi ci ha uniti è stato Gesù ed è sempre Lui che protegge il nostro matrimonio in un’epoca in cui i rapporti coniugali sono sempre più difficili.
Lo voglio ringraziare perché noi abbiamo un amore particolare l’uno per l’altra e sembriamo essere la stessa persona, avendo lo stesso modo di ragionare,e di vedere le cose.
Grazie a Dio, abbiamo anche due bellissimi bambini: Daniele ed Anna.
Prima che mia moglie rimanesse incinta del primo bambino, il Signore le aveva detto in sogno che avrebbe partorito un maschietto e lo avrebbe chiamato Daniele e lo stesso è successo con la seconda, infatti mia moglie sognò una bambina con le guance rosa ed il Signore le disse che avrebbe avuto una bambina e l’avrebbe chiamata Anna.
Con questa testimonianza voglio dare lode e gloria a Dio.
Pamela
Il mo nome è Pamela e desidero raccontare a tutti l’evento che ha cambiato la mia vita da circa due anni
Prima di quel momento la mia esistenza era caratterizzata dall’alternarsi di alti e bassi, cosa che succede nella vita di tutti, ma con il passare del tempo, i momenti difficili e con essi la tristezza presero il sopravvento nella mia vita.
Eppure, apparentemente non mi mancava nulla: avevo una famiglia, un bambino meraviglioso, un lavoro che amavo, ecc., ma dentro di me c’era un gran vuoto che non riuscivo a colmare, nonostante i miei forzi.
Realizzai anche il sogno di abitare in una casa a due passi dal mare, ma anche questo non servì a niente ed io ero sempre più insoddisfatta ed ero costantemente alla ricerca di quella felicità che mi mancava.
Cominciai allora ad osservare la gente intorno a me ed in particolare coloro i quali mi sembravano avere quella felicità che a me mancava. Ma che delusione quando mi accorsi che anche loro vivevano una vita simile alla mia!
Ma la mia ricerca non si fermò. Cercai il segreto della felicità nei libri, nei film ed in altre culture, ma la mia ricerca fu vana. Non c’era niente che mi consolasse e la cosa più triste era che anche le canzoni di artisti famosi parlavano di felicità … e mentre Vasco Rossi affermava in una sua canzone:“Siamo soli” io mi rassegnai all’idea che in questo mondo siamo veramente tutti soli.
Osservavo le persone e quando vedevo qualcuno sorridere per me era un esempio da seguire e volevo carpire il segreto di quella persona. Però vedevo che questo sorriso si spegneva subito e che forse neanche era vero.
La vita sembrava non avesse un senso perché era piena di problemi, infatti io vivevo nei problemi costantemente.
L’ansia assalì la mia vita tanto che anche il mio corpo ne risentì, infatti cominciai ad avere difficoltà nella respirazione. La mia depressione ebbe ripercussioni anche nel rapporto con gli altri e soprattutto nel mio matrimonio. La mia vita matrimoniale non mi soddisfaceva più e per me era molto faticoso anche crescere mio figlio. Ed a tutto questo si è aggiunta la perdita della persona più cara per me, colei che mi aveva cresciuta e mia ha dato tanto affetto. Tutto attorno a me era diventato buio ed io non sapevo chi potesse aiutarmi, perché secondo me tutti avevano dentro sé questa insoddisfazione.
Ma un giorno una mia amica mi parlò di Gesù. L’argomento mi sorprese molto e soprattutto il modo con il quale me ne parlava. Avevo sentito parlare del Signore durante qualche messa o nell’ora di religione, ma mi era stato sempre presentato come un Dio seduto sul suo trono in cielo e quindi molto lontano da noi. La mia amica invece mi parlava di Gesù come di un amico che ancora oggi, dopo duemila anni, si manifestava in chiunque lo cercava con tutto il cuore.
Lei parlava con il Signore, ascoltava canzoni cristiane, leggeva la Bibbia, andava in Chiesa e parlava a tutti della Sua esperienza e mi suggeriva di avvicinarmi a Lui, perché solo il Signore avrebbe potuto colmare quel vuoto, perché quel vuoto era a forma di Dio. Vedevo la mia amica così diversa dal resto del mondo che pensavo fosse un po’ svitata, ma nello stesso tempo le sue parole facevano pervenire al mio cuore un po’ di speranza, anche se la mia vita, nel frattempo, si complicava sempre di più.
Una domenica mattina, mi invitò a partecipare ad un incontro di preghiera, nella Chiesa che lei frequenta e, nonostante la mia titubanza, alla fine cedetti ed andai.
Appena entrai in quella piccola stanza sentii la presenza del Signore in una maniera così forte che cominciai a piangere ininterrottamente dall’inizio dell’incontro fino alla fine e non sapevo perché piangevo ed ho sentito la voce del Signore che diceva: “Apri il tuo cuore ed io entrerò da te”. Io pensavo: “Signore, stai parlando proprio a me? Se è così dimmi come si fa, perché io il cuore non lo so aprire, fallo tu.” Quando corsi nel bagno ad asciugarmi gli occhi con mia grande meraviglia, riflessi nello specchio di quel bagno vedi i miei occhi trasformati e non solo non erano gonfi, benché avessi pianto per circa due ore di fila, ma sembravano non più i miei occhi, che negli ultimi anni avevano l’espressione di una donna anziana, ma erano occhi di bambina.
Da quel momento la mia vita cambiò, perché tutto quello di cui avevo bisogno era Lui.
Nei giorni successivi la mia ansia sparì, il mio respiro tornò ad essere normale e nel mio cuore cominciò a regnare una pace mai provata prima. Inoltre anche mio marito, nel frattempo, sente parlare del Signore da un collega di lavoro ed anche lui si avvicina a Gesù.
Ma non finisce qui.
Dall’età di tredici anni avevo una forte e fastidiosissima pesantezza alle gambe con la quale orami ero abituata a convivere, ma un giorno mentre pranzavamo mio marito mi guarda e mi dice: “Ma ti sei accorta che respiri bene e non hai più l’ansia?”. Io non me ne ero accorta ma in quel momento realizzai che le mie gambe erano guarite senza che neanche glielo chiedessi. Le sentivo leggere come nuvole.
Ho iniziato così il mio cammino con Gesù, abbandonandomi fiduciosamente nelle Sue mani ed il Signore non solo ha colmato il vuoto dentro me, ma ha rimosso dal mio cuore tante paure, parlandomi con un verso della Bibbia: “La paura degli uomini è una trappola, ma chi confida nel Signore è al sicuro”.
Gesù ha salvato la mia vita dalla fossa e per questo oggi posso testimoniare, non una favola, ma una realtà meravigliosa. Il Signore si è manifestato nella mia vita e vuole manifestarsi nella vita di chiunque lo cerca perché Lui dice: “Se mi cercherete con tutto il cuore, voi mi troverete”. Gloria a Dio.