( Risposte alle domande dei credenti di fronte agli eventi catastrofici )
Quante volte, nei film, abbiamo sentito queste parole risuonare, nel bel mezzo di scene apocalittiche di distruzioni, rovine o sciagure, come un invito individuale a mettersi al riparo, correndo più degli altri?
A volte, la realtà, come in questi giorni, ci ricorda che i film sono spesso una ridicola finzione.
A volte, la realtà ci porta onestamente a riflettere che il “si salvi chi può” non è una via d’uscita praticabile se una comunità, un paese intero, una regione è coinvolta in avvenimenti drammatici nei quali i destini dei singoli individui si intrecciano inesorabilmente a quello comune.
Forse tu che stai leggendo sei fra quelli che sono stati colpiti, in questa catastrofe, da perdite di qualche tipo. Hai perso i tuoi beni, la tua casa? Un amico, un famigliare? Oggi sei confuso ed in grave difficoltà?
Pensi: “Dio, perché?”
Ho una parola di conforto per te. Ti chiedo solo sette minuti.
Forse stai leggendo ed invece appartieni all’altra categoria: quella degli scampati. Sei stato solo sfiorato dalla tragedia e pensi che Dio ti ha protetto per qualche tuo merito particolare. In fondo sei contento che è toccato ad altri e non a te.
Anche per te ho una parola di monito. Ti chiedo solo sette minuti.Cinque per leggere e due per riflettere.
In entrambi i casi mi rivolgerò a persone che credono nell’esistenza di Dio, e che, in qualche modo, in questi giorni si appellano a Lui.
Prendo le mie responsabilità, ora, dicendoti che le risposte che darò non provengono dai miei pensieri ma dal Pensiero di Dio così come è riportato nella Sacra Bibbia.
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Di chi è la colpa?
In questi casi ( sciagure, calamità naturali, ecc.) tutti denunciano le colpe di qualcuno. E’ una corsa ad alzare la voce per gridare le proprie ragioni. Solo i più forti si faranno sentire. Ma la voce di chi grida nel silenzio della propria debolezza o della propria solitudine chi l’ascolterà?
Eppure c’è uno che, pur essendo forte, grida con amore, da millenni, che la colpa è dell’umanità intera che ha interrotto la vera comunione con il Creatore. Grida per invitare ad un ravvedimento, grida per spingere ad un cambiamento di rotta… Grida, ma chi lo ascolta?
Una voce autorevole
La sua voce è lì, ferma, decisa, messa “nero su bianco” dentro le pagine dell’Evangelo eterno, fra le copertine della Sacra Bibbia.
E’ la voce autorevole di Gesù Cristo il Figlio di Dio, morto sulla croce per colpa del mio e del tuo peccato, ma risorto per salvare quelli che prendono sul serio le Sue parole.
Egli grida alle tue orecchie oggi…
E cosa grida, ancora, mi chiedi?
La voce del Padre gli dice: “Grida!”
Lui risponde: “Che griderò?”
Dio lo invita:
“ Grida che…ogni carne è come l’erba e che tutta la sua grazia è come il fiore del campo.
L’erba si secca, il fiore appassisce quando il soffio del SIGNORE vi passa sopra; certo, il popolo è come l’erba.
L’erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per sempre….” (Isaia 40, verso 6)
E’ la voce del Padre che Gli ordina di dire che in questi momenti l’uomo dovrebbe ricordarsi della sovranità di Dio, invece di giudicare o disprezzare il prossimo:
“Ecco il vostro Dio!”
Ecco il Signore, DIO, viene con potenza, con il suo braccio egli domina. Ecco, il suo salario è con lui, la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore, egli pascerà il suo gregge: raccoglierà gli agnelli in braccio, li porterà sul petto, condurrà le pecore che allattano.
Chi ha misurato le acque nel cavo della sua mano o preso le dimensioni del cielo con il palmo? Chi ha raccolto la polvere della terra in una misura o pesato le montagne con la stadera e i colli con la bilancia?
Chi ha preso le dimensioni dello Spirito del Signore o chi gli è stato consigliere per insegnargli qualcosa?” (Isaia, capitolo 40, versi 7-13)
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Ma Dio c’entra?
Negli eventi di questi giorni è accaduto un fatto inquietante che non molti hanno visto, ma che qualcuno ha pure filmato, mettendone a conoscenza anche le autorità. Ecco il fatto: durante le piogge torrenziali, a poca distanza dalla riva, c’erano due trombe d’aria che, ferme sullo stesso punto, risucchiavano acqua dalla superficie del mare e la proiettavano nell’ aria, in mezzo alle nuvole…
Chi guida questi eventi? Dio c’entra qualcosa?
Se Dio c’è, e se Dio è Dio, la risposta è ovvia. Quando queste cose accadono Egli non può essere girato dall’altra parte!
La voce profetica di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, annuncia:
“ Vi saranno grandi terremoti, ed in vari luoghi pestilenze e carestie; vi saranno fenomeni spaventosi e grandi segni dal cielo […] segni nel sole, nella luna e nelle stelle; sulla terra, angoscia delle nazioni, spaventate dal rimbombo delle onde. Gli uomini verranno meno per la paurosa attesa di quello che sta per accadere al mondo; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate.”(Evangelo di Luca , capitolo 21, versi 11, 25 e 26)
Queste cose accadranno prima del ritorno di Gesù Cristo. Ma cosa significano? Perché devono accadere? Perche Dio le permette?
La Bibbia spiega che tutti i problemi della creazione e delle creature hanno origine nella corruzione del peccato. L’umanità si è attirata il giudizio di Dio, ed ora ne paga le conseguenze.
All’inizio di questo opuscolo dicevo che le reazioni più comuni sono di due tipi, e sono determinati dall’esperienza vissuta in mezzo agli eventi dolorosi.
Le risposte di Gesù sono queste che stiamo ascoltando, e sono valide sia per chi deve essere consolato, sia per chi deve essere ammonito, fra quanti credono in Dio.
Ma Gesù sta parlando ancora. Lasciamolo finire, per una volta:
“…quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina”.
Disse loro una parabola: “Guardate il fico e tutti gli alberi;
quando cominciano a germogliare, voi, guardando, riconoscete da voi stessi che l’estate è ormai vicina.
Cosí anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità vi dico che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute.
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Badate a voi stessi, perché i vostri cuori non siano intorpiditi da stravizio, da ubriachezza, dalle ansiose preoccupazioni di questa vita e che quel giorno non vi venga addosso all’improvviso come un laccio;
perché verrà sopra tutti quelli che abitano su tutta la terra.
Vegliate dunque, pregando in ogni momento, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo”.(Evangelo di Luca, capitolo 21, versi 28-31)
Chi ha orecchie da udire oda!
Gesù spiega chiaramente che in queste situazioni gli uomini non sono chiamati da Dio a giudicarsi migliori degli altri o sentirsi in qualche modo approvati perché Dio li ha risparmiati, ma sono INVITATI, di fronte alla forza drammatica di questi segni, a RAVVEDERSI, ognuno dai propri peccati. Questo è lo scopo ultimo per cui Dio permette il male, come Egli stesso rivela nel racconto che segue:
Evangelo di Luca, capitolo 13, versi 1-5:
In quello stesso tempo vennero alcuni a riferirgli il fatto dei Galilei il cui sangue Pilato aveva mescolato con i loro sacrifici.
Gesú rispose loro: “Pensate che quei Galilei fossero piú peccatori di tutti i Galilei, perché hanno sofferto quelle cose?
No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo.
O quei diciotto sui quali cadde la torre in Siloe e li uccise, pensate che fossero piú colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti come loro”.
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Si salvi chi…crede in Gesù!
Ho quasi finito. Credo di essere stato di parola: non hai perso più di cinque minuti per leggere questo foglio, ma le parole di Gesù Cristo il Signore, riportate in queste pagine, sono potenti da salvarti la vita.
Se le hai ascoltate con fede e se le metterai in pratica ogni giorno, accettando il Suo invito al ravvedimento, le grandi promesse di Gesù saranno tue.
Dio ha il potere di trasformare,in qualunque momento, il male in bene.
Gesù ha il potere di trasformare questi giorni drammatici nel Giorno della tua Salvezza. Gesù può donarti, oltre alla fede generica e vaga in un Dio di cui, forse, poco conosci, una potente certezza nella vita eterna per farti scampare ai giudizi imminenti.
Infatti Egli ha anche detto: “…Chi crede in me anche se muore vivrà; e chiunque vive e crede in me , non morirà mai.”(Evangelo di Giovanni, capitolo 11, versi 25 e 26).
“Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna.”
(Ev. di Giovanni, capitolo 3, verso 16)
Ora ho veramente finito. Fermati due minuti a meditare. Forse Gesù ha appena iniziato con te, se lo hai veramente ascoltato. Dio ti benedica.
Gesù ti ama!
M.I.