E tu cosa bevi?

M.I.

Il dramma degli abusi.

Abusare è una parola che ha assunto, nella nostra società, significati inquietanti.

Siamo turbati continuamente dalle notizie che giungono alle nostre orecchie: abusi sui minori, sulle donne; abusi sugli stranieri, sui deboli, …abusi che si trasformano in atti di violenza fino a partorire orribili delitti contro la vita.

Ma fra i tanti eccessi che sfociano, anche indirettamente, in atti criminali c’è un “abusare” che spesso, apparentemente, non sembra ledere i diritti altrui: è l’uso esagerato delle bevande alcoliche.

“ Che male faccio a “bere” un po’ di più?”  sussurrano i nostri pensieri alla voce interiore della coscienza…

Ma la nostra mente è abilissima a scusarci o accusarci, a seconda dei casi.  La realtà però ha sempre un peso maggiore dei pensieri ingannevoli, specie quando i risultati di un abuso sono sotto gli occhi di tutti e statisticamente dimostrabili:

 

Si parla di oltre 30.000 morti ogni anno (in italia) legati, in un modo o nell’altro, all’uso eccessivo di alcol.*

Trentamila atti criminali contro la vita donata da Dio.

Ma cosa dire di tutte le persone diminuite nelle loro capacità vitali da uno stile di vita legato all’uso di  varie sostanze dopanti (non solo alcol) nella speranza di assistere all’incremento delle proprie capacità fisiche ed intellettuali?

 

La denuncia biblica.

In questo breve opuscolo a noi non interessa spingere oltre l’analisi sociale del problema, ma arrivare subito allo scopo che ci sta a cuore: presentare il consiglio di Dio, il creatore della nostra vita, riguardo a questi temi così come lo leggiamo nella Parola di Dio, cioè la Sacra Bibbia.

 

 

Cosa dice, dunque, la Bibbia, che qualcuno ha definito il “manuale del fabbricante”,  riguardo all’uso di sostanze alcoliche ed in generale di tutte quelle sostanze che tendono ad alterare lo stato psichico e la capacità di autocontrollo dell’individuo?

Il primo invito che essa ci porge è di  seguire i consigli di Dio per mantenere la salute che Egli ci ha donato:

 

Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento, e il tuo cuore osservi i miei comandamenti, perché ti procureranno lunghi giorni, anni di vita e di prosperità.

Non ti stimare saggio da te stesso; temi il SIGNORE e allontanati dal male;

questo sarà la salute del tuo corpo e un refrigerio alle tue ossa. (Proverbi 3:1,2,7,8)

 

Riguardo all’uso eccessivo di vino, sempre nei Proverbi biblici, è scritto questo altro passo che è di un’attualità straordinaria, anche perché vi è  un’acuta osservazione degli effetti dell’alcol in genere, con accenni all’importanza di un’alimentazione equilibrata:

 

Ascolta, figlio mio, sii saggio e dirigi il tuo cuore per la retta via.

Non essere di quelli che sono bevitori di vino, che sono ghiotti mangiatori di carne;

perché l’ubriacone e il goloso impoveriranno e i dormiglioni andranno vestiti di cenci.

Per chi sono gli ahi? Per chi gli ahimé? Per chi le liti? Per chi i lamenti? Per chi le ferite senza ragione? Per chi gli occhi rossi?

Per chi s’indugia a lungo presso il vino, per quei che vanno a gustare il vino tagliato.

Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nel bicchiere e va giú cosí facilmente!

Alla fine, esso morde come un serpente e punge come una vipera.

I tuoi occhi vedranno cose strane, e il tuo cuore farà dei discorsi pazzi.

Sarai come chi si coricasse in mezzo al mare, come chi si coricasse in cima a un albero di nave.

Dirai: “M’hanno picchiato… e non m’hanno fatto male; mi hanno percosso… e non me ne sono accorto; quando mi sveglierò? Tornerò a cercarne ancora!” (Proverbi 23:  19-21; 29-35)

 

Incredibile, vero? Questo testo è stato scritto circa 2.900 anni fa, eppure non va  cambiato di una virgola per applicarlo al nostro tempo! Nell’alcolizzato cronico, dopo la breve euforia dell’effetto inebriante, segue sempre un’estrema debolezza fisica a cui si crede di poter rimediare soltanto…bevendo ancora. Ma la perfetta salute in moltissimi casi non sarà più possibile recuperarla… spesso il danno al fegato ed ad sistema nervoso è irreversibile.

Dio conosce l’uomo e le sue debolezze da sempre, non c’è niente di cui stupirsi.  Ma c’è una considerazione ancora più importante: Dio non conosce solo il problema… Egli ha anche la perfetta soluzione da offrire!

 

La soluzione di Dio.

Adesso ci vorremmo rivolgere personalmente a coloro che hanno qualche problema di controllo

nel bere (o usano droghe) e vogliono uscirne prima che sia troppo tardi:

 

Forse tu hai già provato in ogni modo a vincere questo stile di vita e non ci sei riuscito. Hai fatto ricorso a tutto: psicoterapia, medicina tradizionale ed alternativa, astinenza forzata, terapie di gruppo, ecc.

Niente ti ha portato la soluzione. Sei stanco, più depresso che mai… prima ancora di tornare al bicchiere!

Ma, dentro di te, odi questo stato di schiavitù.

Si, tu stesso ti definisci schiavo dell’alcol… però questo è tutto ciò  di cui sei sicuro.

Ti sei visto in quel ritratto fatto dalla Bibbia

(consentimi di precisare: fatto da Dio, perché è Lui che ti ha parlato) ma, davvero, ti senti in un vicolo cieco…

 

Possiamo aiutarti, dicendoti subito cosa ha già fatto Dio per te:

Primo: ha scritto la soluzione dei tuoi problemi nella sua Sacra Parola.

Secondo: ha mandato Gesù Cristo, il suo Figlio

Unigenito, a morire per perdonare i tuoi peccati e le tue debolezze e darti, per mezzo della fede, vita eterna.

Terzo: ha spinto qualcuno a ricordarti (o farti conoscere) la Verità sul tuo problema ed aiutarti ad afferrare le sue promesse.

 

In un  racconto evangelico, Gesù incontrò una donna che cercava di dissetarsi presso un pozzo famoso in Samaria. Le parole che Egli le rivolse  risuonano forti ancora oggi:

“Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai piú sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna”.

La donna gli disse: “Signore, dammi di quest’acqua, affinché io non abbia piú sete e non venga piú fin qui ad attingere”.

 

Egli  rivelò a quella donna i suoi problemi e dopo venne incontro alla sua richiesta, così come oggi conosce meglio di chiunque altro la vera natura del problema e la condizione dell’uomo indebolito  nelle sue capacità fisiche e spirituali dall’alcolismo o da qualunque altra schiavitù. Le sue dichiarazioni, semplici e dirette,  mettono luce sulla drammatica realtà:

Gesù rispose loro: In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato. (Giovanni 8:34)

…giacché uno diventa schiavo di ciò che l’ha vinto. (II Pietro 2:19)

Ma Egli è  ancora oggi chiaro nell’annunciare e spiegare quale sia l’unica soluzione:

Gesú allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: “Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli;

conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”.

Se dunque il Figlio (Gesù) vi farà liberi, sarete veramenteliberi. (Giovanni 8:31,32,36)

 

Dunque l’ invito di Gesù per te è molto semplice: soddisfa la tua sete, ogni giorno, con le Sue parole, bevendole letteralmente come acqua viva, fino a sentirti rinascere, fino alla completa liberazione!

 

Anche tu oggi puoi chiedere a Gesù quell’acqua  spirituale di cui parlò alla samaritana.  Dio è Spirito e quelli che lo adorano, bisogna che lo adorino in Spirito e Verità. Chiedi anche tu a Dio, in preghiera, di bere l’Acqua che viene da Gesù Cristo e poi leggi o ascolta la Sua Parola! Non costa nulla!  Gesù ha pagato per te un prezzo altissimo con la Sua vita. E’ morto ed è risorto. Ora vive. Parla con Lui, ed Egli parlerà con te. Confessagli i tuoi problemi. Ti perdonerà e ti darà la forza di ricominciare! Da solo non ce la farai, ci hai già provato…

 

Prendi sul serio, con fede questo messaggio: riceverai perdono, liberazione e salvezza eterna

 

*Indagini Censis