CAPITOLO 1
Minacce contro Giuda e Gerusalemme
2Cr 34 (Gr 4:23, ecc.; 7:8-20)
Parola del SIGNORE rivolta a Sofonia, figlio di Cusi, figlio di Ghedalia,
figlio d'Amaria, figlio d'Ezechia, al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di
Giuda.
«Io distruggerò ogni cosa dalla faccia della terra»,
dice il SIGNORE. «Distruggerò uomini e bestie;
distruggerò gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
gli intoppi assieme agli empi,
ed eliminerò gli uomini dalla faccia della terra»,
dice il SIGNORE.
«Stenderò la mano su Giuda
e su tutti gli abitanti di Gerusalemme;
eliminerò da questo luogo quanto rimane di Baal,
il nome dei preti degli idoli, con i sacerdoti,
quelli che si prostrano sui tetti davanti all'esercito celeste,
quelli che si prostrano e giurano per il SIGNORE,
e poi giurano anche per Malcam,
quelli che si allontanano dal SIGNORE,
e quelli che non cercano il SIGNORE
e non lo consultano.
Am 8:2-8; Gr 5:15-17, 26-29; Mi 6:9-16
Tacete davanti al Signore, DIO,
poiché il giorno del SIGNORE è vicino,
poiché il SIGNORE ha preparato un sacrificio,
ha consacrato i suoi invitati.
Nel giorno del sacrificio del SIGNORE
io punirò tutti i prìncipi, i figli del re,
e tutti quelli che si vestono di abiti stranieri.
Quel giorno punirò tutti quelli che saltano la soglia,
che riempiono di violenza e di frode le case dei loro padroni».
«Quel giorno», dice il SIGNORE,
«si alzerà un grido dalla Porta dei Pesci,
un urlo dal quartiere nuovo,
e un gran fracasso dalle colline.
Urlate, abitanti del Mortaio,
perché tutti i mercanti sono spazzati via,
tutti quelli che erano carichi di denaro sono sterminati.
In quel tempo io frugherò Gerusalemme con le torce
e punirò gli uomini che, adagiati sulle loro fecce,
dicono in cuor loro: "Il SIGNORE non fa né bene né male".
Le loro ricchezze saranno abbandonate al saccheggio,
le loro case devastate;
essi costruiranno delle case, ma non le abiteranno;
pianteranno delle vigne, ma non ne berranno il vino.
Ez 7; Gl 2:1-11; Lu 21:22, 34-36
«Il gran giorno del SIGNORE è vicino;
è vicino e viene in gran fretta;
si sente venire il giorno del SIGNORE
e il più valoroso grida amaramente.
Quel giorno è un giorno d'ira,
un giorno di sventura e d'angoscia,
un giorno di rovina e di desolazione,
un giorno di tenebre e caligine,
un giorno di nuvole e di fitta oscurità,
un giorno di squilli di tromba e di allarme
contro le città fortificate e le alte torri.
Io metterò gli uomini nell'angoscia
ed essi brancoleranno come ciechi,
perché hanno peccato contro il SIGNORE;
il loro sangue sarà sparso come polvere
e la loro carne come escrementi.
Né il loro argento né il loro oro potrà liberarli
nel giorno dell'ira del SIGNORE;
ma tutto il paese sarà divorato dal fuoco della sua gelosia;
poiché egli farà una distruzione improvvisa e totale di tutti gli abitanti
del paese».
Am 5:4, 14-15; Ez 9:4-6; Gl 2:12-14; Mt 3:2
Raccoglietevi, rientrate in voi stessi,
gente spudorata,
prima che si esegua il decreto
e quel giorno passi come la pula;
prima che vi piombi addosso l'ardente ira del SIGNORE,
prima che vi sorprenda il giorno dell'ira del SIGNORE!
Cercate il SIGNORE, voi tutti umili della terra,
che mettete in pratica i suoi precetti!
Cercate la giustizia, cercate l'umiltà!
Forse sarete messi al sicuro nel giorno dell'ira del SIGNORE.
Giudizio contro le nazioni
Gr 47; Ez 25:15-17; Am 1:6-8
Perché Gaza sarà abbandonata
e Ascalon ridotta a una desolazione;
Asdod sarà cacciata in pieno mezzogiorno
ed Ecron sarà sradicata.
Guai agli abitanti della regione costiera, alla nazione dei Cheretei!
La parola del SIGNORE è rivolta contro di te, o Canaan, paese dei Filistei!
«Io ti distruggerò al punto che non avrai più abitanti».
La regione costiera non sarà altro che pascoli, rifugi per pastori e recinti
per greggi.
Essa sarà un territorio per il resto della casa di Giuda;
là porteranno le bestie al pascolo
e la sera si coricheranno nelle case di Ascalon,
perché il SIGNORE, loro Dio, li visiterà e li farà tornare dall'esilio.
Gr 48; 49:1-6; Ez 25:1-11
«Ho udito gli insulti di Moab
e gli oltraggi dei figli di Ammon;
hanno insultato il mio popolo
e si sono ingranditi invadendo il suo territorio.
Perciò, com'è vero che io vivo», dice il SIGNORE degli eserciti, Dio
d'Israele,
«Moab diventerà come Sodoma e Ammon come Gomorra:
una selva di ortiche, una salina, un deserto per sempre.
Il resto del mio popolo li saccheggerà,
il residuo della mia nazione li possederà».
Questo accadrà per il loro orgoglio,
perché hanno insultato e schernito
il popolo del SIGNORE degli eserciti.
Il SIGNORE sarà terribile verso di loro,
perché annienterà tutti gli dèi della terra;
tutte le nazioni lo adoreranno,
da tutte le loro isole.
Ez 30:5, 9 (Na 1-3)
«Anche voi, Etiopi,
sarete uccisi dalla mia spada».
Egli stenderà la mano contro il settentrione
e distruggerà l'Assiria,
e ridurrà Ninive in una desolazione,
in un luogo arido come il deserto.
Nel suo interno giaceranno greggi
e animali d'ogni specie;
anche il pellicano e il riccio
abiteranno fra i suoi capitelli;
si udranno canti di uccelli dalle finestre;
la devastazione sarà sulle soglie,
perché sarà spogliata dei suoi rivestimenti di cedro.
Tale sarà la città festante,
che se ne sta sicura
e dice in cuor suo:
«Io, e nessun altro all'infuori di me!»
Come mai è diventata un deserto,
un covo per le bestie?
Chiunque le passerà vicino
fischierà e agiterà la mano.
CAPITOLO 3
Cause del castigo di Gerusalemme
Ez 22; Gr 25:4, ecc.; Mt 23:37-39
Guai alla città ribelle, contaminata, alla città piena di soprusi!
Essa non dà ascolto ad alcuna voce,
non accetta correzione,
non si confida nel SIGNORE,
non si avvicina al suo Dio.
I suoi capi, in mezzo a lei, sono leoni ruggenti;
i suoi giudici sono lupi della sera, che non serbano nulla per la mattina.
I suoi profeti sono arroganti, perfidi;
i suoi sacerdoti profanano le cose sante, infrangono la legge.
Il SIGNORE è giusto in mezzo a essa;
egli non commette ingiustizie;
ogni mattina egli dispensa i suoi giudizi e non manca mai;
ma il perverso non conosce vergogna.
«Io ho sterminato delle nazioni; le loro torri sono distrutte;
ho rovinato le loro strade, al punto che non vi passa più nessuno;
le loro città sono distrutte, al punto che non c'è più nessuno, nessun
abitante.
Io dicevo: "Se almeno tu volessi tenermi,
accettare la correzione!"
La tua dimora non sarebbe distrutta,
nonostante tutto ciò che ho riservato per te.
Ma essi si sono affrettati a pervertire tutte le loro azioni.
Perciò, aspettami», dice il SIGNORE,
«per il giorno che mi alzerò per il bottino;
perché ho decretato di radunare le nazioni,
di riunire i regni,
per versare su di loro la mia indignazione,
tutto l'ardore della mia ira;
poiché tutta la terra sarà divorata dal fuoco della mia gelosia.
Benedizioni future
(De 4:29-31; 30:1-10)(Za 2:10-12; Is 12; 62)(Gr 23:3-8; Ez 37:21-28)
Allora io trasformerò le labbra dei popoli in labbra pure,
affinché tutti invochino il nome del SIGNORE,
per servirlo di comune accordo.
Di là dai fiumi d'Etiopia
i miei supplicanti,
i miei figli dispersi,
mi porteranno le loro offerte.
Quel giorno,
tu non avrai da vergognarti per tutte le azioni
con le quali hai peccato contro di me;
perché, allora, io toglierò di mezzo a te quelli che trionfano con superbia
e tu smetterai di inorgoglirti sul mio monte santo.
Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero
che confiderà nel nome del SIGNORE.
Il resto d'Israele non commetterà azioni malvagie,
non dirà menzogne,
e non si troverà più un linguaggio ingannatore sulle sue labbra;
perché essi pascoleranno, si coricheranno, e non vi sarà più nessuno che li
spaventi».
Prorompi in grida di gioia, o figlia di Sion!
Alza grida d'esultanza, o Israele!
Rallègrati ed esulta con tutto il cuore, o figlia di Gerusalemme!
Il SIGNORE ha revocato le sue condanne contro di te,
ha scacciato il tuo nemico.
Il Re d'Israele, il SIGNORE, è in mezzo a te,
non dovrai più temere alcun male.
Quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, o Sion,
le tue mani non si indeboliscano!
Il SIGNORE, il tuo Dio, è in mezzo a te, come un potente che salva;
egli si rallegrerà con gran gioia per causa tua;
si acqueterà nel suo amore,
esulterà, per causa tua, con grida di gioia».
«Io raccoglierò quelli che sono nel dolore lontano dalle feste solenni;
sono tuoi;
su di loro pesa la vergogna!
In quel tempo, io agirò contro tutti quelli che ti opprimono;
salverò la pecora che zoppica, raccoglierò quella che è stata cacciata via,
e li renderò gloriosi e famosi,
in tutti i paesi dove sono stati nella vergogna.
In quel tempo, io vi ricondurrò;
in quel tempo, vi raccoglierò;
perché vi renderò famosi e gloriosi
fra tutti i popoli della terra,
quando farò tornare, sotto i vostri occhi,
quelli che sono in esilio»,
dice il SIGNORE.