At 18:19-21; 20:17, ecc.
Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, ai santi che sono in
Efeso e ai fedeli in Cristo Gesù.
Grazia a voi e pace da Dio, nostro Padre, e dal Signore Gesù Cristo.
Benedizioni in Gesù Cristo
(1P 1:1-2; 2Te 2:13-14; 2Ti 1:9-10; Ro 8:29-30)(Ga 3:13-14; Ro 8:15-17)
Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha
benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo.
In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e
irreprensibili dinanzi a lui,
avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù
Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà,
a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato
Figlio.
In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati
secondo le ricchezze della sua grazia,
che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di
sapienza e d'intelligenza,
facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno
benevolo che aveva prestabilito dentro di sé,
per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel
raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che
sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra.
In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il
proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria
volontà,
per essere a lode della sua gloria; noi, che per primi abbiamo sperato in
Cristo.
In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo
della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo
dello Spirito Santo che era stato promesso,
il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli
che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.
Preghiera di Paolo per gli Efesini
(Cl 1:3-6, 9-13; 1P 1:3-4)(Fl 2:9-11; Cl 1:18-19; Ef 2:1-7) Fl 3:10
Perciò anch'io, avendo udito parlare della vostra fede nel Signore Gesù e
del vostro amore per tutti i santi,
non smetto mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere,
affinché il Dio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi
dia uno spirito di sapienza e di rivelazione perché possiate conoscerlo
pienamente;
egli illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza
vi ha chiamati, qual è la ricchezza della gloria della sua eredità che vi
riserva tra i santi,
e qual è verso di noi, che crediamo, l'immensità della sua potenza.
Questa potente efficacia della sua forza egli l'ha mostrata in Cristo,
quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nel
cielo,
al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro
nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro.
Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo
alla chiesa,
che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni
cosa in tutti.
CAPITOLO 2
La salvezza per grazia
Ef 1:19-20; Cl 2:12-13; 3:1-3; Tt 3:3-8; 2Co 5:17
Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei
vostri peccati,
ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo,
seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera
oggi negli uomini ribelli.
Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri
della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri;
ed eravamo per natura figli d'ira, come gli altri.
Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha
amati,
anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per
grazia che siete stati salvati),
e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo
Gesù,
per mostrare nei tempi futuri l'immensa ricchezza della sua grazia, mediante
la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.
Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non
viene da voi; è il dono di Dio.
Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti;
infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le
opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.
Giudei e stranieri uniti in Cristo
Cl 2:13-14; 1:20-22; Ga 3:28-29; Eb 10:19-22; Za 6:15
Perciò, ricordatevi che un tempo voi, stranieri di nascita, chiamati
incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi, perché tali sono nella
carne per mano d'uomo, voi, dico,
ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla
cittadinanza d'Israele ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e
senza Dio nel mondo.
Ma ora, in Cristo Gesù, voi che allora eravate lontani siete stati
avvicinati mediante il sangue di Cristo.
Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo
e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la
causa dell'inimicizia,
la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, per creare in sé
stesso, dei due, un solo uomo nuovo facendo la pace;
e per riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la sua
croce, sulla quale fece morire la loro inimicizia.
Con la sua venuta ha annunziato la pace a voi che eravate lontani e la pace
a quelli che erano vicini;
perché per mezzo di lui gli uni e gli altri abbiamo accesso al Padre in un
medesimo Spirito.
Ef 3:6 (1P 2:4-7; 1Co 3:9-11, 16-17)
Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei
santi e membri della famiglia di Dio.
Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo
Cristo Gesù stesso la pietra angolare,
sulla quale l'edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per
essere un tempio santo nel Signore.
In lui voi pure entrate a far parte dell'edificio che ha da servire come
dimora a Dio per mezzo dello Spirito.
CAPITOLO 3
Mistero della vocazione degli stranieri
Ef 1:9-10; Cl 1:24-29; Ro 16:25-26; 1P 1:10-12
Per questo motivo io, Paolo, il prigioniero di Cristo Gesù per voi
stranieri...
Senza dubbio avete udito parlare della dispensazione della grazia di Dio
affidatami per voi;
come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui più sopra
vi ho scritto in poche parole;
leggendole, potrete capire la conoscenza che io ho del mistero di Cristo.
Nelle altre epoche non fu concesso ai figli degli uomini di conoscere questo
mistero, così come ora, per mezzo dello Spirito, è stato rivelato ai santi
apostoli e profeti di lui;
vale a dire che gli stranieri sono eredi con noi, membra con noi di un
medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesù
mediante il vangelo,
di cui io sono diventato servitore secondo il dono della grazia di Dio a me
concessa in virtù della sua potenza.
A me, dico, che sono il minimo fra tutti i santi, è stata data questa grazia
di annunziare agli stranieri le insondabili ricchezze di Cristo
e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al
mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio, il Creatore di
tutte le cose;
affinché i principati e le potenze nei luoghi celesti conoscano oggi, per
mezzo della chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio,
secondo il disegno eterno che egli ha attuato mediante il nostro Signore,
Cristo Gesù;
nel quale abbiamo la libertà di accostarci a Dio, con piena fiducia,
mediante la fede in lui.
Vi chiedo quindi di non scoraggiarvi a motivo delle tribolazioni che io
soffro per voi, poiché esse sono la vostra gloria.
La preghiera di Paolo per gli Efesini
(Cl 2:1-3, 9-10; 2P 3:18)(Gd 24-25; Ap 1:6)
Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre,
dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome,
affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere
potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore,
e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché,
radicati e fondati nell'amore,
siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza,
la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo
e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate
ricolmi di tutta la pienezza di Dio.
Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente
di più di quel che domandiamo o pensiamo,
a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei
secoli dei secoli. Amen.
Cl 3:12-14 (Ro 12:4-8; 1Co 12:4-31)
Io dunque, il prigioniero del Signore, vi esorto a comportarvi in modo degno
della vocazione che vi è stata rivolta,
con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli
altri con amore,
sforzandovi di conservare l'unità dello Spirito con il vincolo della pace.
Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una
sola speranza, quella della vostra vocazione.
V'è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo,
un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in
tutti.
Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di
Cristo.
Per questo è detto: «Salito in alto, egli ha portato con sé dei prigionieri
e ha fatto dei doni agli uomini».
Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso
nelle parti più basse della terra?
Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli,
affinché riempisse ogni cosa.
È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come
evangelisti, altri come pastori e dottori,
per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e
dell'edificazione del corpo di Cristo,
fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del
Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura
perfetta di Cristo;
affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni
vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti
seduttrici dell'errore;
ma, seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è
il capo, cioè Cristo.
Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito
da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di
ogni singola parte, per edificare sé stesso nell'amore.
Spogliarsi del vecchio uomo e rivestirsi dell'uomo nuovo
(Cl 3:1-13; Ga 5:16-25)(1Gv 4:7-11; 3:16-18)
Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi più come si
comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri,
con l'intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo
dell'ignoranza che è in loro, a motivo dell'indurimento del loro cuore.
Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza
fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile.
Ma voi non è così che avete imparato a conoscere Cristo.
Se pure gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti secondo la
verità che è in Gesù,
avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi
del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici;
a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente
e a rivestire l'uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e
nella santità che procedono dalla verità.
Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo perché
siamo membra gli uni degli altri.
Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra la vostra ira
e non fate posto al diavolo.
Chi rubava non rubi più, ma si affatichi piuttosto a lavorare onestamente
con le proprie mani, affinché abbia qualcosa da dare a colui che è nel
bisogno.
Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna
buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a
chi l'ascolta.
Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati
per il giorno della redenzione.
Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva
con ogni sorta di cattiveria!
Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi
a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.
Siate dunque imitatori di Dio, perché siete figli da lui amati;
e camminate nell'amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato sé stesso per
noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave.
(Cl 3:5-7; 1Te 4:1-8; 1Co 6:9-11)(1P 2:9-12; Ro 13:11-14; 1Gv 1:5-7)
Come si addice ai santi, né fornicazione, né impurità, né avarizia, sia
neppure nominata tra di voi;
né oscenità, né parole sciocche o volgari, che sono cose sconvenienti; ma
piuttosto abbondi il ringraziamento.
Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro o avaro (che è un
idolatra) ha eredità nel regno di Cristo e di Dio.
Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; infatti è per queste cose che l'ira
di Dio viene sugli uomini ribelli.
Non siate dunque loro compagni;
perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore.
Comportatevi come figli di luce
- poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e
verità -
esaminando che cosa sia gradito al Signore.
Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto
denunciatele;
perché è vergognoso perfino il parlare delle cose che costoro fanno di
nascosto.
Ma tutte le cose, quando sono denunciate dalla luce, diventano manifeste;
poiché tutto ciò che è manifesto, è luce. Per questo è detto: «Risvégliati,
o tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti inonderà di luce».
Cl 4:5; 1:9-10; 3:16-17
Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da
saggi;
ricuperando il tempo perché i giorni sono malvagi.
Perciò non agite con leggerezza, ma cercate di ben capire quale sia la
volontà del Signore.
Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di
Spirito,
parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con
il vostro cuore al Signore;
ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del Signore
nostro Gesù Cristo;
sottomettendovi gli uni agli altri nel timore di Cristo.
Mogli e mariti
Cl 3:18-19; 1P 3:1-7; Ge 2:21-24
Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore;
il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della
chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo.
Ora come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono essere
sottomesse ai loro mariti in ogni cosa.
Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha
dato sé stesso per lei,
per santificarla dopo averla purificata lavandola con l'acqua della parola,
per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o
altri simili difetti, ma santa e irreprensibile.
Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro
propria persona. Chi ama sua moglie ama sé stesso.
Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura
teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa,
poiché siamo membra del suo corpo.
Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due
diverranno una carne sola.
Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa.
Ma d'altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie,
come ama sé stesso; e altresì la moglie rispetti il marito.
=Cl 3:20-21 (De 5:16; 27:16; Pr 6:20)(De 6:6-7, 20-25; Sl 78:5-7)
Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto.
«Onora tuo padre e tua madre» (questo è il primo comandamento con promessa)
«affinché tu sia felice e abbia lunga vita sulla terra».
E voi, padri, non irritate i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e
nell'istruzione del Signore.
Servi e padroni
Servi, ubbidite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore,
nella semplicità del vostro cuore, come a Cristo,
non servendo per essere visti, come per piacere agli uomini, ma come servi
di Cristo. Fate la volontà di Dio di buon animo,
servendo con benevolenza, come se serviste il Signore e non gli uomini;
sapendo che ognuno, quando abbia fatto qualche bene, ne riceverà la
ricompensa dal Signore, servo o libero che sia.
Voi, padroni, agite allo stesso modo verso di loro astenendovi dalle
minacce, sapendo che il Signore vostro e loro è nel cielo e che presso di
lui non c'è favoritismo.
L'armatura del cristiano
1P 5:8-9 (Ro 13:12; 1Te 5:8) Cl 4:2-4
Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza.
Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi
contro le insidie del diavolo;
il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne ma contro i
principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di
tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi
celesti.
Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel
giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro
dovere.
State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi;
rivestitevi della corazza della giustizia;
mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace;
prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete
spegnere tutti i dardi infocati del maligno.
Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la
parola di Dio;
pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e
supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i
santi,
e anche per me, affinché mi sia dato di parlare apertamente per far
conoscere con franchezza il mistero del vangelo,
per il quale sono ambasciatore in catene, perché lo annunzi francamente,
come conviene che ne parli.
Saluti
=Cl 4:7-9; 1Co 16:22-24
Affinché anche voi sappiate come sto e quello che faccio, Tichico, il caro
fratello e fedele servitore nel Signore, vi informerà di tutto.
Ve l'ho mandato apposta perché abbiate conoscenza del nostro stato ed egli
consoli i vostri cuori.
Pace ai fratelli e amore con fede, da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo.
La grazia sia con tutti quelli che amano il nostro Signore Gesù Cristo con
amore inalterabile.