1Ti 1:1-2
Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, secondo la promessa della
vita che è in Cristo Gesù,
a Timoteo, mio caro figlio, grazia, misericordia, pace da Dio Padre e da
Cristo Gesù nostro Signore.
Esortazione rivolta a Timoteo
(At 16:1-3; 2Ti 3:15)(1Ti 4:14; 2Ti 2:1-12)(Ef 1:3-7; 2:8-9; 2Te 2:13-15)
Ringrazio Dio, che servo come già i miei antenati con pura coscienza,
ricordandomi regolarmente di te nelle mie preghiere giorno e notte;
ripenso alle tue lacrime e desidero intensamente vederti per essere riempito
di gioia.
Ricordo infatti la fede sincera che è in te, la quale abitò prima in tua
nonna Loide e in tua madre Eunice, e, sono convinto, abita pure in te.
Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il carisma di Dio che è in te
mediante l'imposizione delle mie mani.
Dio infatti ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d'amore e
di autocontrollo.
Non aver dunque vergogna della testimonianza del nostro Signore, né di me,
suo carcerato; ma soffri anche tu per il vangelo, sorretto dalla potenza di
Dio.
Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle
nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta
in Cristo Gesù fin dall'eternità,
ma che è stata ora manifestata con l'apparizione del Salvatore nostro Cristo
Gesù, il quale ha distrutto la morte e ha messo in luce la vita e
l'immortalità mediante il vangelo,
in vista del quale io sono stato costituito araldo, apostolo e dottore.
È anche per questo motivo che soffro queste cose; ma non me ne vergogno,
perché so in chi ho creduto, e sono convinto che egli ha il potere di
custodire il mio deposito fino a quel giorno.
Prendi come modello le sane parole che hai udite da me con la fede e l'amore
che si hanno in Cristo Gesù.
Custodisci il buon deposito per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi.
Mt 25:34-40
Tu sai questo: che tutti quelli che sono in Asia mi hanno abbandonato, tra i
quali Figello ed Ermogene.
Conceda il Signore misericordia alla famiglia di Onesiforo, perché egli mi
ha molte volte confortato e non si è vergognato della mia catena;
anzi, quando è venuto a Roma, mi ha cercato con premura e mi ha trovato.
Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso di lui in quel giorno.
Tu sai pure molto bene quanti servizi mi abbia reso a Efeso.
CAPITOLO 2
Il soldato fedele di Gesù Cristo
1Co 9:24-27 (2Ti 3:10-12; 4:5-8; Ap 2:10; Mt 10:32-33)
Tu dunque, figlio mio, fortìficati nella grazia che è in Cristo Gesù,
e le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a
uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri.
Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù.
Uno che va alla guerra non s'immischia in faccende della vita civile, se
vuol piacere a colui che lo ha arruolato.
Allo stesso modo quando uno lotta come atleta non riceve la corona, se non
ha lottato secondo le regole.
Il lavoratore che fatica dev'essere il primo ad avere la sua parte dei
frutti.
Considera quel che dico, perché il Signore ti darà intelligenza in ogni
cosa.
Ricòrdati di Gesù Cristo, risorto dai morti, della stirpe di Davide, secondo
il mio vangelo,
per il quale io soffro fino ad essere incatenato come un malfattore; ma la
parola di Dio non è incatenata.
Ecco perché sopporto ogni cosa per amor degli eletti, affinché anch'essi
conseguano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.
Certa è quest'affermazione: se siamo morti con lui, con lui anche vivremo;
se abbiamo costanza, con lui anche regneremo;
se lo rinnegheremo anch'egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, egli rimane
fedele, perché non può rinnegare sé stesso.
Avvertimento contro l'empietà
(1Ti 1:3-7, 18-20; 6:20-21) Tt 2:1, 11-15
Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti a Dio che non facciano
dispute di parole; esse non servono a niente e conducono alla rovina chi le
ascolta.
Sfòrzati di presentarti davanti a Dio come un uomo fidato, un operaio che
non abbia di che vergognarsi, che dispensi rettamente la parola della
verità.
Ma evita le chiacchiere profane, perché quelli che le fanno avanzano sempre
più nell'empietà
e la loro parola andrà rodendo come fa la cancrena; tra questi sono Imeneo e
Fileto,
uomini che hanno deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione è già
avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni.
Tuttavia il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo:
«Il Signore conosce quelli che sono suoi», e «Si ritragga dall'iniquità
chiunque pronunzia il nome del Signore».
In una grande casa non ci sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche
vasi di legno e di terra; e gli uni sono destinati a un uso nobile e gli
altri a un uso ignobile.
Se dunque uno si conserva puro da quelle cose, sarà un vaso nobile,
santificato, utile al servizio del padrone, preparato per ogni opera buona.
Tt 1:7-9; Gm 5:19-20
Fuggi le passioni giovanili e ricerca la giustizia, la fede, l'amore, la
pace con quelli che invocano il Signore con un cuore puro.
Evita inoltre le dispute stolte e insensate, sapendo che generano contese.
Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti,
capace di insegnare, paziente.
Deve istruire con mansuetudine gli oppositori nella speranza che Dio conceda
loro di ravvedersi per riconoscere la verità,
in modo che, rientrati in sé stessi, escano dal laccio del diavolo, che li
aveva presi prigionieri perché facessero la sua volontà.
CAPITOLO 3
Corruzione estrema degli ultimi tempi
(2P 2:1-22; Gd 3, ecc.; Tt 1:10-16)
Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili;
perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi,
bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi,
insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per
il bene,
traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio,
aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche
da costoro allontànati!
Poiché nel numero di costoro ci sono quelli che si insinuano nelle case e
circuiscono donnette cariche di peccati, agitate da varie passioni,
le quali cercano sempre d'imparare e non possono mai giungere alla
conoscenza della verità.
E come Iannè e Iambrè si opposero a Mosè, così anche costoro si oppongono
alla verità: uomini dalla mente corrotta, che non hanno dato buona prova
quanto alla fede.
Ma non andranno più oltre, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti,
come fu quella di quegli uomini.
Esortazioni varie rivolte a Timoteo
2Co 6:3-10 (At 13:50; 14:1-22) 2Ti 1:13; 2P 1:19-21
Tu invece hai seguito da vicino il mio insegnamento, la mia condotta, i miei
propositi, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia costanza,
le mie persecuzioni, le mie sofferenze, quello che mi accadde ad Antiochia,
a Iconio e a Listra. Sai quali persecuzioni ho sopportate; e il Signore mi
ha liberato da tutte.
Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno
perseguitati.
Ma gli uomini malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, ingannando
gli altri ed essendo ingannati.
Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la
certezza, sapendo da chi le hai imparate,
e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali
possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in
Cristo Gesù.
Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a
correggere, a educare alla giustizia,
perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
At 20:28-31 (2Ti 2:3-7; 1P 5:1-4)
Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i
morti, per la sua apparizione e il suo regno:
predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole,
convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza.
Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per
prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie
voglie,
e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole.
Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, svolgi il compito
di evangelista, adempi fedelmente il tuo servizio.
Paolo prevede la sua morte; ultime raccomandazioni
Fl 1:20-23; 1Gv 2:28 (1Ti 1:19-20; Eb 10:26-27)(Mt 10:17-20; Gr 15:20-21; Gd
24-25)
Quanto a me, io sto per essere offerto in libazione, e il tempo della mia
partenza è giunto.
Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la
fede.
Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto
giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti
quelli che avranno amato la sua apparizione.
Cerca di venir presto da me,
perché Dema, avendo amato questo mondo, mi ha lasciato e se n'è andato a
Tessalonica. Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia.
Solo Luca è con me. Prendi Marco e conducilo con te; poiché mi è molto utile
per il ministero.
Tichico l'ho mandato a Efeso.
Quando verrai porta il mantello che ho lasciato a Troas da Carpo, e i libri,
specialmente le pergamene.
Alessandro, il ramaio, mi ha procurato molti mali. Il Signore gli renderà
secondo le sue opere.
Guàrdati anche tu da lui, perché egli si è opposto violentemente alle nostre
parole.
Nella mia prima difesa nessuno si è trovato al mio fianco, ma tutti mi hanno
abbandonato; ciò non venga loro imputato!
Il Signore però mi ha assistito e mi ha reso forte, affinché per mezzo mio
il messaggio fosse proclamato e lo ascoltassero tutti i pagani; e sono stato
liberato dalle fauci del leone.
Il Signore mi libererà da ogni azione malvagia e mi salverà nel suo regno
celeste. A lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Ro 16:3-4; 2Ti 1:16-18
Saluta Prisca e Aquila e la famiglia di Onesiforo.
Erasto è rimasto a Corinto; Trofimo l'ho lasciato ammalato a Mileto.
Cerca di venire prima dell'inverno. Ti salutano Eubulo, Pudente, Lino,
Claudia e tutti i fratelli.
Il Signore sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi.