=2Te 1:1-2
Paolo, Silvano e Timoteo alla chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e
nel Signore Gesù Cristo: grazia a voi e pace.
Fede dei Tessalonicesi
Fl 1:3-6; Cl 1:3-8; 1Te 2:13-14
Noi ringraziamo sempre Dio per voi tutti, nominandovi nelle nostre
preghiere,
ricordandoci continuamente, davanti al nostro Dio e Padre, dell'opera della
vostra fede, delle fatiche del vostro amore e della costanza della vostra
speranza nel nostro Signore Gesù Cristo.
Conosciamo, fratelli amati da Dio, la vostra elezione.
Infatti il nostro vangelo non vi è stato annunziato soltanto con parole, ma
anche con potenza, con lo Spirito Santo e con piena convinzione; infatti
sapete come ci siamo comportati fra voi, per il vostro bene.
Voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, avendo ricevuto la parola
in mezzo a molte sofferenze, con la gioia che dà lo Spirito Santo,
tanto da diventare un esempio per tutti i credenti della Macedonia e dell'Acaia.
Infatti da voi la parola del Signore ha echeggiato non soltanto nella
Macedonia e nell'Acaia, ma anzi la fama della fede che avete in Dio si è
sparsa in ogni luogo, di modo che non abbiamo bisogno di parlarne;
perché essi stessi raccontano quale sia stata la nostra venuta fra voi, e
come vi siete convertiti dagl'idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero,
e per aspettare dai cieli il Figlio suo che egli ha risuscitato dai morti;
cioè, Gesù che ci libera dall'ira imminente.
CAPITOLO 2
Condotta di Paolo in Tessalonica
At 20:18-21, 31-35 (2Co 4:1-2, 5; 6:3-10; 12:12-15)
Voi stessi, fratelli, sapete che la nostra venuta tra voi non è stata vana;
anzi, dopo aver prima sofferto e subìto oltraggi, come sapete, a Filippi,
trovammo il coraggio nel nostro Dio, per annunziarvi il vangelo di Dio in
mezzo a molte lotte.
Perché la nostra predicazione non proviene da finzione, né da motivi impuri,
né è fatta con inganno;
ma come siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci
affidare il vangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio
che prova i nostri cuori.
Difatti, non abbiamo mai usato un parlare lusinghevole, come ben sapete, né
pretesti ispirati da cupidigia; Dio ne è testimone.
E non abbiamo cercato gloria dagli uomini, né da voi, né da altri, sebbene,
come apostoli di Cristo, avessimo potuto far valere la nostra autorità;
invece, siamo stati mansueti in mezzo a voi, come una nutrice che cura
teneramente i suoi bambini.
Così, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non
soltanto il vangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci
eravate diventati cari.
Perché, fratelli, voi ricordate la nostra fatica e la nostra pena; infatti è
lavorando notte e giorno per non essere di peso a nessuno di voi, che vi
abbiamo predicato il vangelo di Dio.
Voi siete testimoni, e Dio lo è pure, del modo santo, giusto e
irreprensibile con cui ci siamo comportati verso di voi che credete;
sapete pure che, come fa un padre con i suoi figli,
abbiamo esortato, confortato e scongiurato ciascuno di voi a comportarsi in
modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
Fedeltà dei Tessalonicesi
(1Te 1:6-10; 2Te 1:4-5) Mt 23:29-38
Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio: perché quando riceveste
da noi la parola della predicazione di Dio, voi l'accettaste non come parola
di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera
efficacemente in voi che credete.
Infatti, fratelli, voi siete diventati imitatori delle chiese di Dio che
sono in Cristo Gesù nella Giudea; poiché anche voi avete sofferto da parte
dei vostri connazionali le stesse tribolazioni che quelle chiese hanno
sofferto da parte dei Giudei,
i quali hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, e hanno cacciato noi; essi
non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini,
impedendoci di parlare agli stranieri perché siano salvati. Colmano così
senza posa la misura dei loro peccati; ma ormai li ha raggiunti l'ira
finale.
Missione di Timoteo
(Ro 1:9-13; 1Te 3:9-11) At 17:14-16; 14:22; Gv 16:1-4, 33
Quanto a noi, fratelli, privati di voi per breve tempo, di persona ma non di
cuore, abbiamo tanto più cercato, con grande desiderio, di vedere il vostro
volto.
Perciò più volte abbiamo voluto, almeno io, Paolo, venire da voi; ma Satana
ce lo ha impedito.
Qual è infatti la nostra speranza, o la nostra gioia, o la corona di cui
siamo fieri? Non siete forse voi, davanti al nostro Signore Gesù quand'egli
verrà?
Sì, certo, voi siete il nostro vanto e la nostra gioia.
Perciò, non potendo più resistere, preferimmo restar soli ad Atene;
e mandammo Timoteo, nostro fratello e servitore di Dio nella predicazione
del vangelo di Cristo, per confermarvi e confortarvi nella vostra fede,
affinché nessuno fosse scosso in mezzo a queste tribolazioni; infatti voi
stessi sapete che a questo siamo destinati.
Perché anche quando eravamo tra di voi, vi preannunciavamo che avremmo
dovuto soffrire, come poi è avvenuto, e voi lo sapete.
Perciò anch'io, non potendo più resistere, mandai a informarmi della vostra
fede, temendo che il tentatore vi avesse tentati, e la nostra fatica fosse
risultata vana.
At 18:5 (2Co 7:4-7; 3Gv 3-4) Fl 1:8-10
Ma ora Timoteo è ritornato e ci ha recato buone notizie della vostra fede e
del vostro amore, e ci ha detto che conservate sempre un buon ricordo di noi
e desiderate vederci, come anche noi desideriamo vedere voi.
Per questa ragione, fratelli, siamo stati consolati a vostro riguardo, a
motivo della vostra fede, pur fra tutte le nostre angustie e afflizioni;
perché ora, se state saldi nel Signore, ci sentiamo rivivere.
Come potremmo, infatti, esprimere a Dio la nostra gratitudine a vostro
riguardo, per la gioia che ci date davanti al nostro Dio,
mentre notte e giorno preghiamo intensamente di poter vedere il vostro volto
e di colmare le lacune della vostra fede?
Ora Dio stesso, nostro Padre, e il nostro Signore Gesù ci appianino la via
per venire da voi;
e quanto a voi, il Signore vi faccia crescere e abbondare in amore gli uni
verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi,
per rendere i vostri cuori saldi, irreprensibili in santità davanti a Dio
nostro Padre, quando il nostro Signore Gesù verrà con tutti i suoi santi.
CAPITOLO 4
Esortazione alla santità
1P 1:14-16; 4:1-5; Ef 5:3-8; 1Co 6:13-20
Del resto, fratelli, avete imparato da noi il modo in cui dovete comportarvi
e piacere a Dio ed è già così che vi comportate. Vi preghiamo e vi esortiamo
nel Signore Gesù a progredire sempre di più.
Infatti sapete quali istruzioni vi abbiamo date nel nome del Signore Gesù.
Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate
dalla fornicazione,
che ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore,
senza abbandonarsi a passioni disordinate come fanno gli stranieri che non
conoscono Dio;
che nessuno opprima il fratello né lo sfrutti negli affari; perché il
Signore è un vendicatore in tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e
dichiarato prima.
Infatti Dio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione.
Chi dunque disprezza questi precetti, non disprezza un uomo, ma quel Dio che
vi fa anche dono del suo Santo Spirito.
1P 1:22; 2Te 3:6-12
Quanto all'amore fraterno non avete bisogno che io ve ne scriva, giacché voi
stessi avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri,
e veramente lo fate verso tutti i fratelli che sono nell'intera Macedonia.
Ma vi esortiamo, fratelli, ad abbondare in questo sempre di più,
e a cercare di vivere in pace, di curare i vostri beni e di lavorare con le
vostre mani, come vi abbiamo ordinato di fare,
affinché camminiate dignitosamente verso quelli di fuori e non abbiate
bisogno di nessuno.
Il rapimento della chiesa; il ritorno del Signore
1Co 15:19-58; Fl 3:20-21
Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che
dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza.
Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per
mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati.
Poiché vi diciamo questo fondandoci sulla parola del Signore: che noi
viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non
precederemo quelli che si sono addormentati;
perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la
tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo;
poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle
nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il
Signore.
Incoraggiatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.
(Mt 24:36-51; Lu 12:35-40; 21:34-36) Ro 13:11-14; Gl 1:15
Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne
scriva;
perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come
viene un ladro nella notte.
Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro
addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno.
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno abbia a
sorprendervi come un ladro;
perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della
notte né delle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri;
poiché quelli che dormono, dormono di notte, e quelli che si ubriacano, lo
fanno di notte.
Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della
fede e dell'amore e preso per elmo la speranza della salvezza.
Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del
nostro Signore Gesù Cristo,
il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo,
viviamo insieme con lui.
Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come
d'altronde già fate.
Ultime raccomandazioni
Eb 13:7, 17; Ga 6:1-2; Ro 12:17-21
Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che faticano in mezzo a
voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono,
e di tenerli in grande stima e di amarli a motivo della loro opera. Vivete
in pace tra di voi.
Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli
scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti.
Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il
bene gli uni degli altri e quello di tutti.
Ro 12:12, 9; Ef 5:18-20
Abbiate sempre gioia;
non cessate mai di pregare;
in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo
Gesù verso di voi.
Non spegnete lo Spirito.
Non disprezzate le profezie;
ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene;
astenetevi da ogni specie di male.
Eb 13:20-21; 1Co 1:8-9; 2Co 13:12-13
Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l'intero
essere vostro, lo spirito, l'anima e il corpo, sia conservato irreprensibile
per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.
Fedele è colui che vi chiama, ed egli farà anche questo.
Fratelli, pregate per noi.
Salutate tutti i fratelli con un santo bacio.
Io vi scongiuro per il Signore che si legga questa lettera a tutti i
fratelli.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi.