2P 1:1-2; Gm 1:1; Gd 1-2
Pietro, apostolo di Gesù Cristo, agli eletti che vivono come forestieri
dispersi nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadocia, nell'Asia e nella
Bitinia, eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la
santificazione dello Spirito, a ubbidire e a essere cosparsi del sangue di
Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate.
Sicura speranza della salvezza
(Ef 2:4-8; 1Co 15:20-23; Cl 1:5, 12-13)(Ro 8:17-18; 2Co 4:17-18; 1Gv 3:1-2)(Mt
13:17; Ro 16:25-26)
Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua
grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la
risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una eredità incorruttibile, senza
macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo per voi, che dalla
potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per
essere rivelata negli ultimi tempi. Perciò voi esultate anche se ora, per
breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, affinché la
vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell'oro che
perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e
di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo. Benché non
l'abbiate visto, voi lo amate; credendo in lui, benché ora non lo vediate,
voi esultate di gioia ineffabile e gloriosa, ottenendo il fine della fede:
la salvezza delle anime. Intorno a questa salvezza indagarono e fecero
ricerche i profeti, che profetizzarono sulla grazia a voi destinata. Essi
cercavano di sapere l'epoca e le circostanze cui faceva riferimento lo
Spirito di Cristo che era in loro, quando anticipatamente testimoniava delle
sofferenze di Cristo e delle glorie che dovevano seguirle. E fu loro
rivelato che non per sé stessi, ma per voi, amministravano quelle cose che
ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato il vangelo,
mediante lo Spirito Santo inviato dal cielo: cose nelle quali gli angeli
bramano penetrare con i loro sguardi.
Esortazione a santità di vita
(1Te 5:8-9; Ef 5:1; Eb 12:14)(1Co 6:20; Tt 2:11-14)(1Gv 5:1; Gm 1:18)
Perciò, dopo aver predisposto la vostra mente all'azione, state sobri, e
abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata al momento della
rivelazione di Gesù Cristo. Come figli ubbidienti, non conformatevi alle
passioni del tempo passato, quando eravate nell'ignoranza; ma come colui che
vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta,
poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo». E se invocate come
Padre colui che giudica senza favoritismi, secondo l'opera di ciascuno,
comportatevi con timore durante il tempo del vostro soggiorno terreno;
sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati
riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, ma con il
prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né
macchia. Già designato prima della creazione del mondo, egli è stato
manifestato negli ultimi tempi per voi; per mezzo di lui credete in Dio che
lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria affinché la vostra fede e
la vostra speranza siano in Dio. Avendo purificato le anime vostre con
l'ubbidienza alla verità per giungere a un sincero amor fraterno, amatevi
intensamente a vicenda di vero cuore, perché siete stati rigenerati non da
seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e
permanente di Dio. Infatti, «ogni carne è come l'erba, e ogni sua gloria
come il fiore dell'erba. L'erba diventa secca e il fiore cade; ma la parola
del Signore rimane in eterno». E questa è la parola che vi è stata
annunziata.
CAPITOLO 2
Gesù Cristo, pietra angolare
Gm 1:21 (Ef 2:20-22; At 4:11-12)(Is 28:16; Mt 21:42-44; Ro 9:30-33) Ap 1:6;
Ro 9:24-26
Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, dell'ipocrisia, delle
invidie e di ogni maldicenza, come bambini appena nati, desiderate il puro
latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza, se davvero
avete gustato che il Signore è buono. Accostandovi a lui, pietra vivente,
rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, anche voi, come
pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un
sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo
di Gesù Cristo. Infatti si legge nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion
una pietra angolare, scelta, preziosa e chiunque crede in essa non resterà
confuso». Per voi dunque che credete essa è preziosa; ma per gli increduli
«la pietra che i costruttori hanno rigettata è diventata la pietra angolare,
pietra d'inciampo e sasso di ostacolo». Essi, essendo disubbidienti,
inciampano nella parola; e a questo sono stati anche destinati. Ma voi siete
una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio
si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati
dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; voi, che prima non eravate un
popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto
misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia.
La vita cristiana
(Ef 4:1; Mt 5:11, 16) Ro 13:1-8
Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dalle
carnali concupiscenze che danno l'assalto contro l'anima, avendo una buona
condotta fra gli stranieri, affinché laddove sparlano di voi, chiamandovi
malfattori, osservino le vostre opere buone e diano gloria a Dio nel giorno
in cui li visiterà. Siate sottomessi, per amor del Signore, a ogni umana
istituzione: al re, come al sovrano; ai governatori, come mandati da lui per
punire i malfattori e per dar lode a quelli che fanno il bene. Perché questa
è la volontà di Dio: che, facendo il bene, turiate la bocca all'ignoranza
degli uomini stolti. Fate questo come uomini liberi, che non si servono
della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servi di Dio.
Onorate tutti. Amate i fratelli. Temete Dio. Onorate il re.
(Ef 6:5-8; Tt 2:9-10)(1P 3:14-18; Is 53:3-12; Mt 16:24)
Domestici, siate con ogni timore sottomessi ai vostri padroni; non solo ai
buoni e ragionevoli, ma anche a quelli che sono difficili. Perché è una
grazia se qualcuno sopporta, per motivo di coscienza dinanzi a Dio,
sofferenze che si subiscono ingiustamente. Infatti, che vanto c'è se voi
sopportate pazientemente quando siete malmenati per le vostre mancanze? Ma
se soffrite perché avete agito bene, e lo sopportate pazientemente, questa è
una grazia davanti a Dio. Infatti a questo siete stati chiamati, poiché
anche Cristo ha sofferto per voi, lasciandovi un esempio, perché seguiate le
sue orme. «Egli non commise peccato e nella sua bocca non si è trovato
inganno». Oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; soffrendo, non minacciava,
ma si rimetteva a colui che giudica giustamente; egli ha portato i nostri
peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato,
vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati sanati.
Poiché eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e
guardiano delle vostre anime.
Cl 3:18-19; 1Ti 2:9-15; Ef 5:22-33
Anche voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti perché, se anche ve ne
sono che non ubbidiscono alla parola, siano guadagnati, senza parola, dalla
condotta delle loro mogli, quando avranno considerato la vostra condotta
casta e rispettosa. Il vostro ornamento non sia quello esteriore, che
consiste nell'intrecciarsi i capelli, nel mettersi addosso gioielli d'oro e
nell'indossare belle vesti, ma quello che è intimo e nascosto nel cuore, la
purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico, che agli occhi di
Dio è di gran valore. Così infatti si ornavano una volta le sante donne che
speravano in Dio, restando sottomesse ai loro mariti, come Sara che obbediva
ad Abraamo, chiamandolo signore; della quale voi siete diventate figlie
facendo il bene senza lasciarvi turbare da nessuna paura. Anche voi, mariti,
vivete insieme alle vostre mogli con il riguardo dovuto alla donna, come a
un vaso più delicato. Onoratele, poiché anch'esse sono eredi con voi della
grazia della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.
(Ro 12:14-21; Sl 34:13-18)(Mt 10:24-31; 1P 2:12, 19-20)
Infine, siate tutti concordi, compassionevoli, pieni di amore fraterno,
misericordiosi e umili; non rendete male per male, od oltraggio per
oltraggio, ma, al contrario, benedite; poiché a questo siete stati chiamati
affinché ereditiate la benedizione. Infatti: «Chi vuole amare la vita e
vedere giorni felici, trattenga la sua lingua dal male e le sue labbra dal
dire il falso; fugga il male e faccia il bene; cerchi la pace e la persegua;
perché gli occhi del Signore sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti
alle loro preghiere; ma la faccia del Signore è contro quelli che fanno il
male». Chi vi farà del male, se siete zelanti nel bene? Se poi doveste
soffrire per la giustizia, beati voi! Non vi sgomenti la paura che incutono
e non vi agitate; ma glorificate il Cristo come Signore nei vostri cuori.
Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti
quelli che vi chiedono spiegazioni. Ma fatelo con mansuetudine e rispetto, e
avendo la coscienza pulita; affinché quando sparlano di voi, rimangano
svergognati quelli che calunniano la vostra buona condotta in Cristo.
Infatti è meglio che soffriate per aver fatto il bene, se tale è la volontà
di Dio, che per aver fatto il male.
L'esempio di Cristo nelle sue afflizioni
1P 2:21-24 (Eb 11:7; Ro 6:3-4; 10:9-10)
Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli
ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso
vivente quanto allo spirito. E in esso andò anche a predicare agli spiriti
trattenuti in carcere, che una volta furono ribelli, quando la pazienza di
Dio aspettava, al tempo di Noè, mentre si preparava l'arca, nella quale
poche anime, cioè otto, furono salvate attraverso l'acqua. Quest'acqua era
figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia dal corpo, ma
l'impegno di una buona coscienza verso Dio). Esso ora salva anche voi,
mediante la risurrezione di Gesù Cristo, che, asceso al cielo, sta alla
destra di Dio, dove angeli, principati e potenze gli sono sottoposti.
1P 3:18; Ro 6:6-13; Ef 4:17-24
Poiché dunque Cristo ha sofferto nella carne, anche voi armatevi dello
stesso pensiero, che, cioè, colui che ha sofferto nella carne rinuncia al
peccato, per consacrare il tempo che gli resta da vivere nella carne, non
più alle passioni degli uomini, ma alla volontà di Dio. Basta con il tempo
trascorso a soddisfare la volontà dei pagani vivendo nelle dissolutezze,
nelle passioni, nelle ubriachezze, nelle orge, nelle gozzoviglie, e nelle
illecite pratiche idolatriche. Per questo trovano strano che voi non
corriate con loro agli stessi eccessi di dissolutezza e parlano male di voi.
Ne renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti.
Infatti per questo è stato annunziato il vangelo anche ai morti; affinché,
dopo aver subìto nel corpo il giudizio comune a tutti gli uomini, possano
vivere mediante lo Spirito, secondo la volontà di Dio.
Lu 21:34-36; Ga 6:10 (Ro 12:5-11; 1Co 10:31)
La fine di tutte le cose è vicina; siate dunque moderati e sobri per
dedicarvi alla preghiera. Soprattutto, abbiate amore intenso gli uni per gli
altri, perché l'amore copre una gran quantità di peccati. Siate ospitali gli
uni verso gli altri senza mormorare. Come buoni amministratori della
svariata grazia di Dio, ciascuno, secondo il carisma che ha ricevuto, lo
metta a servizio degli altri. Se uno parla, lo faccia come si annunziano gli
oracoli di Dio; se uno compie un servizio, lo faccia come si compie un
servizio mediante la forza che Dio fornisce, affinché in ogni cosa sia
glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartengono la gloria e
la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
Mt 5:10-12; At 5:41; 14:22; 2Te 1:4-12
Carissimi, non vi stupite per l'incendio che divampa in mezzo a voi per
provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. Anzi, rallegratevi in
quanto partecipate alle sofferenze di Cristo, perché anche al momento della
rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. Se siete
insultati per il nome di Cristo, beati voi! Perché lo Spirito di gloria, lo
Spirito di Dio, riposa su di voi. Nessuno di voi abbia a soffrire come
omicida, o ladro, o malfattore, o perché si immischia nei fatti altrui; ma
se uno soffre come cristiano, non se ne vergogni, anzi glorifichi Dio,
portando questo nome. Infatti è giunto il tempo in cui il giudizio deve
cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, quale sarà la fine
di quelli che non ubbidiscono al vangelo di Dio? E se il giusto è salvato a
stento, dove finiranno l'empio e il peccatore? Perciò anche quelli che
soffrono secondo la volontà di Dio, affidino le anime loro al fedele
Creatore, facendo il bene.
CAPITOLO 5
Doveri degli anziani e dei giovani; saluti
At 20:28; 2Co 4:2, 5; 1Ti 3:1-7; 4:12
Esorto dunque gli anziani che sono tra di voi, io che sono anziano con loro
e testimone delle sofferenze di Cristo e che sarò pure partecipe della
gloria che deve essere manifestata: pascete il gregge di Dio che è tra di
voi, sorvegliandolo, non per obbligo, ma volenterosamente secondo Dio; non
per vile guadagno, ma di buon animo; non come dominatori di quelli che vi
sono affidati, ma come esempi del gregge. E quando apparirà il supremo
pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.
(Ef 5:21; Fl 2:3; Gm 4:6, 10)(1Te 5:6-8; Ef 6:10-18)
Così anche voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. E tutti rivestitevi
di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi ma dà
grazia agli umili. Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché
egli vi innalzi a suo tempo; gettando su di lui ogni vostra preoccupazione,
perché egli ha cura di voi. Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il
diavolo, gira come un leone ruggente cercando chi possa divorare.
Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze
affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo. Or il Dio di ogni grazia,
che vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, dopo che avrete
sofferto per breve tempo, vi perfezionerà egli stesso, vi renderà fermi, vi
fortificherà stabilmente. A lui sia la potenza, nei secoli dei secoli. Amen.
1Te 5:23-28; 2Co 13:12-13
Per mezzo di Silvano, che considero vostro fedele fratello, vi ho scritto
brevemente, esortandovi e attestando che questa è la vera grazia di Dio; in
essa state saldi. La chiesa che è in Babilonia, eletta come voi, vi saluta.
Anche Marco, mio figlio, vi saluta. Salutatevi gli uni gli altri con un
bacio d'amore fraterno. Pace a voi tutti che siete in Cristo.