Pizzo, partito il Centro giovanile interculturale Agapegiovani: tante le attività.
La struttura è dedicata ai giovani dai 14 ai 35 anni. Al suo interno un qualificato team di giovani professionisti nel campo della musica, dello sport, della comunicazione e della legalità.
Da ottobre scorso, a Pizzo, è nata una nuova realtà: il Centro giovanile interculturale Agapegiovani. Grazie al cofinanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del Bando “Giovani per il sociale 2018”, l’ente attuatore, l’associazione Acqua della Vita OdV, presieduta da Fabio Belvedere, vede rinnovarsi il proprio impegno in iniziative simili dedicate ai giovani del territorio. Il progetto denominato “Centro giovanile interculturale Agapegiovani” è di fatto un Centro dedicato ai ragazzi dai 14 ai 35 anni, coordinato e attuato da un qualificato team di giovani professionisti nel campo della musica, dello sport, della comunicazione e della legalità.
«Richiedendo una tessera di iscrizione – spiega la coordinatrice del progetto Serena Ielo – i ragazzi interessati potranno partecipare gratuitamente alle diverse attività organizzate, tra cui lezioni di canto, chitarra, tastiera, incontri di musicoterapia, corso sportivo di tennistavolo. Un occhio di riguardo viene dedicato anche ai ragazzi stranieri, grazie a un corso doposcuola di italiano a loro dedicato, in un’ottica di interculturalità, con percorsi di educazione civica e cittadinanza attiva. Gli obiettivi del progetto – aggiunge la Ielo – abbracciano una visione ampia, che guarda non solo alla socialità e all’integrazione di gruppo tra ragazzi, in un periodo di profondo isolamento sociale, ma ha l’ambizione di aprire una strada di formazione e preparazione per accompagnare i ragazzi nella ricerca occupazionale, nell’apprendimento degli strumenti di autoimpiego offerti dalla Comunità Europea». In questo ambito il progetto si avvale della figura professionale dell’avvocato Dario Mazzeo, offrendo servizi di tutoring e consulenza per l’utilizzo delle tecnologie informatiche indirizzate all’inserimento in percorsi lavorativi e formativi.
«La mancanza di stimoli – annotano dall’associazione – di opportunità lavorative, di luoghi e attività di svago offerte nel contesto sociale cittadino, portano ad una dilagante demotivazione dei giovani, molti dei quali non sono impegnati né in attività lavorative, né in progetti di studio, collocandosi nella categoria dei “neet” (not engaged in education, employment or training). Tra gli obiettivi del progetto rientra dunque il raggiungimento di questo particolare e importante target di ragazzi, offrendo loro uno spazio sociale comune, in cui vengono realizzati interventi formativi, educativi e artistici, con la finalità di sostenere e favorire l’incontro, lo scambio culturale e spirituale, la crescita personale, la conoscenza e la formazione, lo sviluppo di una cittadinanza europea». [Continua in basso]
Il contesto è quello di un ambiente amichevole, in cui si presta particolare attenzione all’interesse per la persona, attraverso l’espressione di accoglienza dell’amore denominata “agape”, da cui il Centro prende il nome. Il progetto prevede anche l’affiancamento di una continua attività di monitoraggio e valutazioni periodiche, affidate alla sociologa Roberta Cavallaro. Gli spazi del Centro interculturale offrono ambienti attrezzati tra cui: living room per socializzazione ed integrazione, aula studio fornita di personal computer, wi-fi, stampanti, internet point e attrezzature varie; meeting room per discussioni, corsi, workshop, laboratori; aula musica; sportello/ufficio per le attività di amministrazione e segretariato sociale. La sede è fornita anche di una zona “mini bar” per consentire ai ragazzi di condividere momenti di convivialità (social cooking).
Il Centro è già attivo, si trova in via Nazionale (di fronte all’ospedale) e l’iscrizione è gratuita. Per informazioni si può consultare la pagina FB Agapegiovani, oppure passare presso la sede durante gli orari pomeridiani di apertura al pubblico (dal lunedì al giovedì, dalle ore 15 alle 18.30.